Project V – There’s No Sorrow
There’s No Sorrow dei Project V è qui a confermarci che il garage punk, in Italia, è splendente ed in ottima forma.
Il rock, o musica rock, è un genere della popular music sviluppatosi negli Stati Uniti e nel Regno Unito nel corso degli anni cinquanta e sessanta del Novecento.
There’s No Sorrow dei Project V è qui a confermarci che il garage punk, in Italia, è splendente ed in ottima forma.
E’ un vero e proprio calcio nei denti questo “Annegare“, secondo album degli Strebla, quartetto di stanza a Bari (Nicola Ditolve alla chitarra e voce; Alessandro Francabandiera al synth e noise box, Ottavia Farchi al basso – ma recentemente sostituita – e Manuel Alboreto alla
Una ristampa sontuosa per un disco che è uno dei migliori prodotti di un’epoca musicalmente feconda, attiva ed innovativa, sicuramente molto più di quella attuale, ma è un segno dei nostri tempi, e non è solo per la musica, ha vinto la stanchezza, mentre nei
Dracula Drivers, che esista un saldo connubio tra il rock’n’roll che amiamo e le pellicole horror – soprattutto quelle d’antan – è cosa assolutamente assodata.
Uno degli album più gradevoli e interessanti da mettere su per rinfrescare i sensi e l’anima in questa ennesima estate frivola, anonima e insulsamente torrida, questo pantagruelico comeback omonimo dei pesi massimi della scena power pop mondiale, nonché uno dei tesori meglio conservati nello scrigno
No Spoiler Ghosting: il punk sta bene, e pure noi godiamo di discreta salute. Come avrebbero detto i latini: ad maiora.
Non si è mai abituati a ricevere le brutte notizie, soprattutto quando riguardano personaggi, musicisti e/o band molto amate e stimate della scena rock ‘n’ roll mondiale, e già all’inizio del mese scorso eravamo stati travolti da un evento orrendo quale è stato leggere della
The Off-Keytchen: uno dei migliori lavori pubblicati dalla Kaczynski Editions, e chi la conosca almeno un minimo ha già compreso la portata di questo disco.
Ritorno con il botto per i californiani Fu Manchu, ormai conclamati decani della scena desert/stoner rock mondiale
Orville Peck: un giovane sudafricano bianco di trent’anni, talento precoce emigrato per lavoro prima in Inghilterra e poi in Canada, ex-batterista di un gruppo punk
In un mondo migliore i Prisoners sarebbero stati delle star, in questo invece non è andata così e forse non era neppure nei loro piani e nelle loro intenzioni;
Nuovo disco per il gruppo italo svizzero degli Houstones, dal titolo “A + C”, in uscita per Soppressa Records, Collettivo Dotto e Entes Anomicos.
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