
Thee Allyrgic Reaction – Small Steps / I Found Out 7″
Thee Allyrgic Reaction – Small Steps / I Found Out 7″ Dimmi con chi hai suonato, qual è il tuo background, la tua attitudine, e ti dirò chi sei.
Thee Allyrgic Reaction – Small Steps / I Found Out 7″ Dimmi con chi hai suonato, qual è il tuo background, la tua attitudine, e ti dirò chi sei.
Occult Hand Order Un gruppo particolare e molto ben strutturato che richiede il suo spazio all’interno della scena.
La band si cimenta in un surf strumentale a tratti legato alla tradizione del genere, ma che non disdegna panorami futuribili, panorami che rendono il loro suono personale e affrancato dagli stilemi, spesso troppo rigidi, di un sound che io comunque adoro.
La sensibilità musicale di Meghistos è profonda e scandaglia alcuni posti dove è meglio che non vada chi ama la luce e la bontà, invece chi apprezza il male e il death metal non ha altro da fare che bussare al portone della copertina.
I Caos Ov Doom con Magnum Opus Tenebrarum offrono agli appassionati tanta sostanza e fedeltà assoluta al moniker, alla faccia di quelli che sostengono che questo non sia vero doom: peggio per loro, noi ce ne nutriamo ben volentieri.
Revolutionary road di Richard Yates ambientato nel 1955, racconta la storia di Frank e April Wheeler, una coppia di classe media che vive in un sobborgo di New York.
Atom Made Earth Songs for a dreamer: Per sognare nonostante tutto, per cullarsi ancora anche da adulti.
I Killsorrow formano un impasto sonoro sempre in movimento e che punta all’eccellenza, e puntano molto alla dimensione dal vivo dove sono vestiti con fantascientifici costumi post catastrofe atomica in pieno stile Mad Max.
Le Muffe You Fly Away: Lo fanno con questo 7″ che esce sotto l’egida di Area Pirata, un’etichetta che si conferma, al solito, costantemente “sul pezzo”.
Noitila : Black metal potente, evocativo e vicino alle forze oscure della natura.
Il nuovo lavoro dei Weeping Silence si affranca dal pur valido gothic doom del passato, fondato sulla voce femminile, per spostarsi su un più vario e anche meno prevedibile death doom melodico dalle notevoli propensioni progressive.
Se vi manca il suono degli anni migliori Epitaph/Fat Wreck con una punta di colore(e calore) nostrano, correte a spararvi gli SFC a volume smodato!!! So Fuckin’ Confused – Cuenzo Cafè deve essere vostro.
La recensione è un testo valutativo e interpretativo di un’ opera letteraria, scientifica o artistica (come un film, un’opera teatrale e musicale), di cui vengono analizzati gli aspetti contenutistici ed estetici.
In genere le recensioni sono destinate ad un vasto pubblico e vengono pubblicate su riviste e giornali. Il termine deriva dal verbo latino “rĕcensēre” (rĕcensĕo, rĕcenses, recensui, recensum, rĕcensēre) e significa “esaminare”, “passare in rassegna”, “riflettere”.
MA ANCHE NO !
Le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY (do-it-yourself) hanno una storia lunga e importante nella cultura punk e alternativa. Le fanzine sono state uno dei principali mezzi di comunicazione della cultura punk, offrendo ai fan un’opportunità per esprimere le proprie opinioni e condividere le proprie passioni.
Le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY sono spesso scritte da appassionati di musica o musicisti stessi, il che conferisce loro un’opinione autentica e appassionata. Le recensioni possono essere estremamente dettagliate e approfondite, spesso includendo informazioni sulle influenze musicali dell’artista, le tecniche di registrazione utilizzate e i temi delle canzoni.
Le recensioni all’interno delle fanzine DIY sono spesso associate al movimento punk e alternativo. Le fanzine DIY sono spesso auto-pubblicate, stampate su carta economica e distribuite in modo indipendente, il che le rende accessibili a un pubblico di nicchia, oppure come noi sul Web.
In generale, le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY offrono un’opinione autentica e appassionata sulla musica, e sono spesso scritte da persone che condividono la stessa passione per la musica. Tuttavia, è importante considerare che le recensioni sono soggettive e che le preferenze musicali variano da persona a persona, su In Your Eyes scriviamo sempre quello che pensiamo… e non avendo lacci o laccetti con nessuno con la massima autenticità.
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