iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999

Recensione : Guided by Voices – Universe Room

Guided by Voices: scopri il nuovo album "Universe Room", un viaggio sonoro tra punk, prog e psichedelia che celebra oltre 40 anni di creatività.

Si fa sinceramente fatica, da oltre un lustro a questa parte, a star dietro a tutte le uscite degli stacanovisti Guided By Voices, indie/alternative rock band statunitense capitanata dall’immarcescibile frontman e membro fondatore Robert Pollard, che ormai viaggia a una media di due/tre release ufficiali ogni anno, a testimonianza di una prolifica vena compositiva e di una ispirazione creativa incredibile (ricordiamo che l’instancabile Bob ha all’attivo anche oltre venti dischi solisti).

Tagliato il traguardo dei quattro decenni di percorso (l’ensemble è stato fondato nel 1983) agli inizi di quest’anno l’inossidabile formazione originaria di Dayton (Ohio) è arrivata a sfornare il suo – ehm, se i calcoli sono giusti – quarantunesimo (!!!) studio album ufficiale, e (per ora…) primo del 2025, “Universe room“, pubblicato sull’etichetta del gruppo, Guided by Voices, Inc./Rockathon records, e arrivato a un anno di distanza dal precedente “Strut of kings“.

Prodotti dal fidato collaboratore Travis Harrison, i GBV, stabilizzata la line up intorno al líder maximo Pollard – coadiuvato da Doug Gillard e Bobby Bare Jr. alle chitarre, Mark Shue al basso e Kevin March alla batteria – ripartono ancora all’insegna della “filosofia delle quattro P ” (punk, prog, psichedelia e power pop) che da sempre contraddistingue l’agire musicale di Pollard. Un lavoro compatto, abbastanza variegato e piuttosto breve (considerando che il quintetto ci infila ben diciassette brani in neanche quaranta minuti di durata complessiva) in cui si è tentato un approccio più sperimentale alla struttura musicale, dando più importanza all’idea di canzone che ai pezzi stessi.

Composizioni di appena un minuto a testa come “I will be a monk“, “Hers purple” e “Independent animal” non sono intermezzi, ma vivono di luce propria (un solo episodio strumentale, “The well known soldier“, sembra essere un divertissement lo-fi messo lì come un riempitivo dissonante) e quasi tutto il long playing si attesta su buoni livelli di qualità sonora, senza rinunciare all’energia (nell’opener “Driving time” e in “Couldn’t see the light“, “The great man“, “Fly religion“, “Play shadows“, “Elfin flower with knees” e “Aluminum stingray girl“) mentre qui e là riemergono sprazzi di influenze prog (nella succitata “I will be a monk”, “Dawn believes“, “19th man to fly an airplane” e “Aesop dreamed of lions“) parentesi latineggianti (“FranCisco“, sorta di flamenco-rock) e ballad (“Clearly aware” e la conclusiva “Everybody’s a star“, omaggio all’attrice Shelley Winters).

Ciò che più stupisce dei Guided by Voices e di Bob Pollard (a quota sessantasette primavere, ma eterno Peter Pan del rock ‘n’ roll) è la costante continuità di rendimento dimostrata in questi quarant’anni (e, in particolare, nell’ultimo decennio) tenendo sempre dritta la barra dell’inventiva, fantasia e concentrazione, e sono ancora lì a provare nuove soluzioni e mettersi in gioco sfornando full length a ripetizione, come se avessero una precisa missione: quella di non lasciare che si spenga la fiamma del sacro fuoco dell’arte, e il loro è uno dei rari casi in cui la sovrabbondanza di materiale inciso e pubblicato non stanca e non mette a dura prova udito e pazienza. Incuranti delle mode, loro vanno dritti per la loro strada, chi siamo noi per dirgli di smettere? Adelante Bob, continua a farti guidare dalle voci.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

PROMUOVI LA TUA BAND

Vuoi promuovere la tua band e supportare In Your Eyes ezine? Negli anni abbiamo collezionato oltre 1200 contatti (webzine, webradio etc..) che mettiamo a tua disposizione.

CANALE TELEGRAM

RIMANI IN CONTATTO

GRUPPO WHATSUP

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

The Cords – s/t

“The Cords” è uno di quei dischi che ascolteresti in loop senza stancarti mai.

AA. VV. – Bomb your brain vol. 3 & 4

Ha ormai assunto una cadenza annuale l’appuntamento con “Bomb your brain”, la compilation (poi ampliata anche in un festival, anzi fuzztival) assemblata dalla emerita etichetta indipendente francese Pigmé Records, specializzata in uscite garage punk e surf rock.

The Jackson Pollock – Today forever

The Jackson Pollock”, duo garage punk di Bologna, torna con il debut album Today Forever: un’esplosione di energia lo-fi, fuzz e spirito DIY che rinnova l’arte del caos sonoro con intensità e autenticità fuori dagli schemi.