Nel sottobosco della controcultura, hanno trovato linfa vitale tutti quei movimenti che si discostavano, quasi totalmente, dalla concezione canonica dell’arte.
Futurismo, Dadaismo, Surrealismo e movimento Fluxus riuscirono nel loro intento di reinterpretarne il concetto, quasi demolendolo, per donargli una nuova espressione fino ad allora sconosciuta.
Ed è dalle spore di questi movimenti che nasceva una nuova ed originale forma di comunicazione fortemente radicata in essi, dai quali ha saputo trarre consapevole ispirazione, alterando e sperimentando le precedenti esperienze.
La MAIL ART ha reso ancora più ampio lo status di arte/non arte ridefinendone il concetto primordiale, senza ambire a distruggere o sminuire ciò che l’ha preceduta, ma utilizzando queste esperienze per migliorare e diversificarne
il fine ultimo.
E fu così che i collages dei futuristi ( Depero, Carra’, Balla, etc.) sono divenuti posters e cartoline in serie, la banalizzazione e dissacrazione dell’arte da parte dei dadaisti, si trasforma nell’autostoricizzazione del grande Cavellini (lui stesso appartenente anche alla corrente DADA), ed ancora le performances degli artisti fluxus (tra i quali troviamo anche Yoko Ono) mutarsi in azioni involontarie da parte di soggetti non appartenenti all’universo della mail art, come nel caso dei postini, loro stessi divenuti performers, o ancora la promozione di veri o falsi incontri, denominati “nothings”, dove a differenza degli “happenings”, non succedeva nulla.
L’attitudine ad utilizzare le migliori idee per crearne di nuove ed ancora più interessanti, si concretizzò con l’arrivo sulla scena di Ray Johnson, universalmente riconosciuto come colui che portò la mail art, ad essere l’”Eternal Network” come la definì il dadaista Robert Filliou.
Identificato come “il più famoso artista sconosciuto di N.Y.” Ray Johnson, con la sua Correspondance School porrà le basi della mail art, utilizzando il mezzo postale come ponte ideale tra lui e gli artisti di tutto il mondo.
Un nuovo seme era stato gettato, il fertile terreno dell’underground cominciò a dare i suoi frutti: presto germogliarono timbri, stampe, multipli, performances e caleidoscopici manufatti, ossia, tutto cio’ che ancora oggi qualifica, a pieno titolo, la mail art come l’ETERNAL NETWORK!