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Mail art
La rivoluzione artistica che viaggia in busta

I NOSTRI PROGETTI DI MAIL ART

vittore baroni

Vittore Baroni

All’interno del prezioso corpo celeste, trovava dimora un’entità aliena molto particolare, che prese le sembianze umanoidi di VITTORE BARONI, con una precisa missione: insinuarsi ed integrarsi tra i terrestri, per studiarne usi e costumi.

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Cos'è l'Art Mail?

L’Art Mail o Postal Art è un fenomeno artistico che sfrutta il sistema postale come mezzo di espressione e comunicazione. Non si tratta solo di un semplice invio di lettere: ogni spedizione si trasforma in un’opera d’arte in cui la busta è la tela e il timbro il sigillo della creatività.

Questo movimento ha radici profonde che risalgono a epoche storiche lontane.

Si dice che Cleopatra e Giulio Cesare utilizzassero messaggi scritti per comunicare le loro strategie politiche. La corrispondenza non fu solo un atto quotidiano, ma un veicolo di idee e cultura.

Nel corso degli anni, il significato di Art Mail è cresciuto, sviluppando una rete dinamica di scambio tra artisti di tutto il mondo. Serve a stabilire una connessione, permettendo agli artisti di condividere le proprie opere e sperimentare nuove tecniche attraverso un dialogo visivo.

L’opera inviata è più di una semplice opera isolata, ma parte di un grande mosaico di creatività collettiva che sfida le convenzioni tradizionali dell’arte. In questo senso, Art Mail non si limita a celebrare l’individualità degli artisti, ma costruisce una comunità globale che ama esprimere la propria creatività.

Le origini dell'Art Mail

Le origini dell’Art Mail risalgono ai primi esempi di comunicazione visiva, come le buste illustrate da William Mulready nel XIX secolo.

Non erano semplici buste per contenere lettere; erano manifesti artistici che trasformavano il banale in magnifico. Creando una tendenza con i suoi approcci radicali, Mulready ha creato il linguaggio visivo che avrebbe ispirato schiere di artisti di tutte le generazioni a esplorare la mail art.

L’estetica si unì alla funzionalità, aprendo così una nuova dimensione alla creatività. Con l’avvento dei fronti storici nell’arte, la posta subì una radicale metamorfosi. Fu nei movimenti del Futurismo e del Dadaismo che la posta iniziò a essere utilizzata come arma di sfida alle convenzioni artistiche e sociali.

Fu nelle lettere blu di Yves Klein che l’idea della mail art si elevò a espressione provocatoria e concettuale. Fu attraverso questi esperimenti che la mail art sarebbe diventata qualcosa di più: un potente strumento di critica e riflessione sul ruolo dell’artista nella società contemporanea.

Fu in questo concetto che la corrispondenza iniziò a rompere i suoi confini tradizionali, dando spazio al destinatario di una lettera per infrangere tali confini con l’artista ed entrare in un dialogo creativo.

La nascita di un movimento

L’emergere del movimento della mail art fu davvero una rivoluzione nel mondo dell’arte, un fenomeno la cui attenzione si concentrò su Ray Johnson e sulla New York Correspondance School, con la sua caratteristica ironia e il suo approccio giocoso, Johnson è l’uomo che ha aperto un invito ad artisti e altri appassionati a comunicare attraverso l’arte, creando così una rete globale di corrispondenza che sfida tutte le convenzioni consolidate.

Nelle prime mostre di mail art, le opere venivano spedite per posta; l’invio si trasformò così in un gesto artistico, un mezzo per superare i confini fisici e istituzionali del mondo dell’arte. Il legame con Fluxus ha amplificato notevolmente questa idea di connessione e partecipazione collettiva.

Robert Filliou, con la sua idea di “Eternal Network”, ha suggerito un’arte che trascende il tempo e lo spazio, privilegiando la comunicazione costante tra artisti di tutto il mondo.

Questa visione non solo ha onorato la creatività individuale, ma ha anche accolto la comunità, rendendo la mail art un modo attraverso cui tutti potevano contribuire a una conversazione globale, oggi, guardando indietro a quel periodo fondamentale, possiamo vedere come la mail art abbia anticipato le dinamiche dei social media, tracciando la strada verso una condivisione artistica democratica e accessibile.

L'Art Mail negli anni '70 e '80

Negli anni Settanta e Ottanta, l’Art Mail non solo democratizzò l’accesso all’economia e all’espressione simbolica, ma permise anche di uscire dai canoni tradizionali dell’arte.

Questa comunicazione visiva portò con sé, per la prima volta, l’emergere di una rete globale di artisti, con la posta come veicolo di idee. In Polonia e Ungheria, tra le altre roccaforti degli artisti postali nell’ex Cortina di Ferro, l’Art Mail divenne un veicolo di dissenso e resistenza in Sudafrica, dando voce ai movimenti anti-apartheid, rivelando la sua potenza estetica oltre che politica.

L’ascesa di festival e incontri dedicati all’Art Mail, come gli Inter Dada Festival, ha segnato un’importante svolta nella sua evoluzione, creando spazi di incontro per artisti di diverse nazionalità e convinzioni.

Tali occasioni non solo hanno dato prova di creatività e innovazione, ma hanno anche acceso un acceso dibattito sulla curatela e sulle regole non scritte che la governano.

L’assenza di un organo di governo di rilievo nell’Art Mail ha permesso un significativo ripensamento del significato del lavoro di curatore in un contesto così liquido, in cui l’arte è importante quanto la qualità dell’opera.

MAIL ART
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L'Art Mail nell'era digitale

L’ondata di informazioni ha rivoluzionato il concetto di condivisione dei dati e ha portato alla nascita di nuovi tipi di capolavori di comunicazione che mettono in discussione le vecchie regole dell’Art Mail. Le piattaforme web hanno permesso la creazione e la diffusione di opere digitali, consentendo ai creatori di esplorare nuovi aspetti dell’espressione.

Tuttavia, la forma fisica dell’Art Mail tradizionale ha un fascino ineguagliabile, con i suoi attributi tangibili e sentimentali. Inviare una cartolina o una lettera artistica porta con sé l’emozione dell’azione, un legame umano che il mondo online non può replicare.

Confrontare l’Art Mail tradizionale con la Cyber ​​Art potrebbe offrire interessanti spunti di incontro tra i due mondi. Mentre la Cyber ​​Art vive della velocità e della globalità di Internet, l’Art Mail rappresenta una forma di comunicazione lenta, riflessiva e ponderata.

Tale dualità non solo arricchisce l’esperienza artistica, ma enfatizza anche il valore della scelta individuale in quest’epoca di sovraesposizione digitale. In questo contesto, l’Art Mail potrebbe essere vista come simbolo di autenticità e creatività, mantenendo viva una tradizione di natura umanistica e consentendo il contatto diretto tra le persone.

Come partecipare all'Art Mail

Per iniziare con Art Mail non serve altro che un pizzico di creatività, e sei pronto a sperimentare. I tuoi primi progetti possono essere cartoline, buste o creare la tua carta riciclando carta straccia. Il loro contributo personale arriva attraverso l’aggiunta di acquerelli e collage, oltre a francobolli o persino scritti a mano.

Le preferenze per i soggetti possono essere legate a ciò che li attrae, come la natura, gli stati d’animo o le città, con un tocco di personalità in ogni email. Dai un’occhiata alle piattaforme online dedicate all’Art Mail per entrare in contatto con altri mail artist e partecipare a progetti collettivi.

Su Facebook e Instagram esistono gruppi di appassionati che condividono le proprie opere e organizzano scambi creativi. Tra le opportunità offerte ci sono siti come Postcrossing o l’International Union of Mail Artists, dove puoi inviare e ricevere Art Mail da tutto il mondo.

E non dimenticare Pinterest. In quale altro modo potrai alimentare visivamente la tua ispirazione per tutti i progetti che hai in mente?

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Art Mail e musica: un legame sotterraneo

L’Art Mail e la musica underground si intrecciano in un affascinante dialogo di creatività e ribellione. Entrambi i mondi celebrano l’autenticità, utilizzando canali non convenzionali per raggiungere il pubblico. Artisti come il musicista punk Jello Biafra hanno sfruttato l’Art Mail per distribuire volantini e opere d’arte, trasformando lettere in manifesti visivi del loro messaggio.

Questa forma di comunicazione diventa così un’estensione della loro musica, un mezzo per esprimere idee e valori che spesso sfuggono alle narrazioni mainstream.

Il DIY è un principio cardine sia nell’Art Mail che nella musica underground, incoraggiando gli artisti a prendere il controllo delle proprie creazioni e distribuzioni. La comunità, alimentata dalla condivisione e dall’interazione, crea un ambiente fertile per l’innovazione e l’espressione personale. Progetti come “Mail Art” hanno visto artisti collaborare per creare opere da inviare reciprocamente, mentre band emergenti utilizzano l’Art Mail per inviare dischi e merchandise in modo originale e coinvolgente.

Questi scambi non solo promuovono la musica, ma costruiscono legami duraturi tra artisti e fan, dimostrando che la vera arte trascende le forme tradizionali.

La mail art è un movimento artistico che utilizza il sistema postale come mezzo e supporto. Gli artisti creano opere originali, spesso di piccole dimensioni e su supporti non convenzionali come cartoline, buste e oggetti trovati, e le spediscono per posta ad altri artisti o destinatari. L’opera d’arte diventa quindi un atto di comunicazione, collaborazione e scambio creativo che trascende i confini geografici e le gallerie tradizionali.

Definire cosa sia arte è una questione complessa e soggettiva, dibattuta da secoli. Non esiste una risposta univoca, ma possiamo dire che l’arte spesso si caratterizza per la sua capacità di suscitare emozioni, stimolare la riflessione, esprimere idee, sfidare le convenzioni o semplicemente offrire un’esperienza estetica. L’arte può assumere molteplici forme e significati, e la sua interpretazione è aperta e personale.