
Pink Butter – Can We Go Back
Un collettivo svedese che fa neo-soul meglio di tanti americani è tutto dire, e i Pink Butter si sforzano di non farcelo notare in un EP che resta umile, senza suonare uguale a nient’altro.

Un collettivo svedese che fa neo-soul meglio di tanti americani è tutto dire, e i Pink Butter si sforzano di non farcelo notare in un EP che resta umile, senza suonare uguale a nient’altro.

Acufeni XXXV esplora cinque realtà imperdibili: i Barrens con il raffinato “Corpse Lights”, le Die Spitz e la loro irriverenza punk, gli ESSES con la loro oscurità rituale, i Modder tra sludge ed elettronica e i Sunniva, viscerali e apocalittici. Un viaggio attraverso il suono estremo contemporaneo.

Quando la guida spirituale del Reverend(o) Beat-Man chiama a raccolta, il suo discepolo (Reverend) Shit-Man risponde all’appello. Il vulcanico e “blasfemo” one-man band svizzero Reverend Beat-Man (nato nei Sixties della “estate dell’amore”, voce, chitarra e grancassa, e dal 1992 in missione per conto del clerock’n’ roll, in giro per il

Recensione di X-ÆON dei Giöbia: psichedelia visionaria, suite La Mort de la Terre e un viaggio sonoro che fonde anni ’70 e ricerca contemporanea.

Dal debutto brutale dei Dying Remains al capolavoro orchestrale dei Moonspell fino all’occulto dei Mystic Circle: scopri tre uscite imperdibili raccontate da In Your Eyes Ezine, tra death, dark e black metal.

Nadya Albertsson nel suo album di debutto si trova di fronte a un bivio: essere noi stessi o come ci vogliono gli altri? Lei sceglie di seguire l’istinto, in un progetto freschissimo tra R&B e jazz.

“The Cords” è uno di quei dischi che ascolteresti in loop senza stancarti mai.

Appalooza, Bank Myna, Intercourse, Stefan Wesolowski e lo split tra Whitehorse e Uboa sono pronti a darvi fastidio. Tre su cinque sono dischi che abbiamo comprato, ma non vi diremo mai quali siano.

Intervista a Josh Hayden degli Spain in occasione della ristampa in vinile di “The Blue Moods of Spain” e del tour italiano tra Bologna e Firenze. Scopri storia, influenze e visione della band.

i Di Notte si sono fatti notare ed amare per il loro suono post-punk e new wave anni ottanta, qualcosa di davvero notevole alle nostre latitudini. Abbiamo avuto l’occasione e la fortuna, grazie a Morgana e Cesare, di fare una chiacchierata con loro, ed è stato davvero interessante.

1-Approfitto subito di questa intervista per chiederti una smentita che a me preme molto: voci di corridoio sostengono con insistenza il tuo nome d’arte sia una furba dissimulazione dell’appartenenza alla schiatta di gioiellieri francesi Van Cleef & Arples, ma io sono e resto convinto esso omaggi il mitico Lee Van

Scopri La Città Dolente e il loro ultimo disco “In A World Full Of Nails”. Un’intervista esclusiva con il duo milanese di noise e mathcore ti aspetta!

Nella puntata #04 di Frontiere Sonore su Iyezine, Federico “Il Deca” De Caroli e Simone Benerecetti presentano Parkwalker, Basie Jackson Hauser, Statues e Zhi Zhong Zheng. Un viaggio sonoro tra post-rock, ambient e sperimentazione musicale contemporanea.

Tributo a James Senese, sassofonista leggendario e simbolo della musica napoletana. Dalle origini difficili ai Napoli Centrale, dalle collaborazioni con Pino Daniele a una carriera solista rivoluzionaria: biografia, discografia e ricordo di un gigante della musica italiana.

Due chiacchere e ascoltiamo : Britt Warner, Asma, Karina Ramage, Late Aster, Kostas Hiras & Eleftherios Moumdjis, RosGos, Voicians, Wavepool, Julie’s Haircut, The Crimson Shadows.

Un’analisi amara sulle ultime elezioni in Toscana e sul clima d’odio esploso online contro Antonella Bundu. Non conta l’esito politico, ma il degrado culturale e sociale che la rivoluzione digitale ha messo a nudo: razzismo, sessismo, assenza di pensiero critico.
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