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La Piena, un’intervista. 2022

Ho conosciuto i La Piena per puro caso e, come purtroppo succede troppo spesso di questi tempi, a mezzo social network e non durante un concerto.

La Piena, un'intervista.

La Piena, un’intervista. 2022

Ho conosciuto i La Piena per puro caso e, come purtroppo succede troppo spesso di questi tempi, a mezzo social network e non durante un concerto.

Li ho scoperti alle idi della pubblicazione di “Nel Buio” debutto sulla lunga del quartetto Grossetano, preceduto da un 7” del 2019:

una conoscenza più che piacevole dato che, per il sottoscritto, “Nel Buio” si è poi rivelato essere una delle migliori pubblicazioni Punk Hardcore italiane del 2021;

una vera e propria bomba sospesa tra Tear Me Down, Cripple Bastards, Nabat, Sottopressione e i loro conterranei Cattiva Inclinazione; un disco che vive di protesta nei suoi concetti e di una buona varietà nei suoni, pur rimanendo sempre coerente col suo contesto di appartenenza: Hardcore Punk.

Spinto dalla redazione di IYE, ma anche da tanta curiosità personale, ho deciso di intervistarli e saperne qualcosa di più.
Di fronte alla mia richiesta i La Piena si son dimostrati subito, e come mi aspettavo, disponibili, alla mano e cordiali.

Quanto segue è quello che è venuto fuori dalla nostra chiacchierata.

Una premessa tuttavia: non sono mai stato molto incuriosito da cose come “la storia del gruppo” e altre domande di rito.

Con questa intervista ho cercato, insieme ai La Piena, di delineare e far venire a galla il contesto in cui è nato “Nel Buio”, uno dei migliori dischi Punk Hardcore dell’anno scorso. Speriamo di esserci riusciti.

IYE: Il vostro primo EP è stato licenziato nell’ottobre del 2019, mentre il vostro LP nel 2021. Il primo è uscito a due passi dalla pandemia, e il secondo, presumo, è stato pensato e composto durante i due anni di questa. Quanto ha influito, secondo voi, il clima e gli avvenimenti relativi all’intera situazione sulle sonorità e le tematiche di “Nel Buio”?

LP: Innanzitutto grazie a voi per lo spazio che ci concedete, per quanto riguarda la vostra domanda rispondiamo con un si: causa pandemia abbiamo deciso di dedicarci alla produzione del disco sfruttando al meglio possibile questo periodo di “calma” relativa e di pausa dai live; nel frattempo abbiamo avuto anche un cambio di line up, Leonardo il chitarrista dell’EP ci ha lasciato, ha preferito proseguire con un suo progetto musicale parallelo e si è aggiunto a noi Nicola ”PIOVA” in pianta stabile, anche se aveva già partecipato a diversi nostri live. Molti dei pezzi che sono presenti in NEL BUIO li abbiamo scritti prima della pandemia, in quel periodo abbiamo creato, forse, 3 / 4 canzoni per completare il tutto.

IYE: Com’è la scena a Grosseto? Ci sono altri gruppi e realtà che portano avanti l’attitudine DIY come voi e che vi piacerebbe segnalare?

LP: Grosseto aveva una bella scena musicale che purtroppo in questi ultimi anni si è andata drasticamente a diminuire , sicuramente per una questione di mancanza di spazi dove poter creare qualcosa di diverso perché comunque lo spirito continua e continuano ad esserci musicisti con le palle e talento , come per esempio: i nostri amici AUTOBLASTINGDOG, con i quali abbiamo fatto uno split che uscirà a breve; il gruppo di Leonardo ovvero i COLONNELLI, gruppo Thrash Metal molto interessante; i VANZ, gruppo punk rock, dove suona Alessandro il nostro batterista; e se ce lo concedete a Civitavecchia i nostri fratelli PRESSA e CITY 493. Dategli un ascolto non ve ne pentirete!!

IYE: E a luoghi fisici come siete messi? C.s.o.a., circoli, luoghi dove poter condividere liberamente le proprie idee e farne qualcosa di concreto…

LP: Luoghi fisici dove suonare non ne abbiamo molti, ogni tanto qualche gestore ci dà la possibilità di esibirci, esisteva un locale che ha provato a fare musica live per un po’ di tempo, ma ha fallito miseramente. Grosseto è una città davvero molto particolare avevamo un paio di progetti in corso con dei gestori di alcuni locali, ma la pandemia ha stoppato tutto; purtroppo la maggior parte delle volte siamo costretti a spostarci per suonare in città come Firenze o Roma, non che ci dispiaccia la cosa, ma non demordiamo, il nostro intento è creare qualcosa che continui nel tempo.

IYE: Una mia piccola fissazione grossetana, negli anni passati, portava il nome di Cattiva Inclinazione, gruppo Punk Hardcore del quale, per certi versi, sembrate essere un po’ gli eredi (per tematiche, suono e approccio violento). Li conoscete? Riconoscete una certa parentela con loro? Che fine hanno fatto?

LP: I Cattiva Inclinazione!! Certo!! Un gruppo punk HC grossetano degli anni 90, noi conosciamo Fabione , il chitarrista e Mirco il bassista, purtroppo noi eravamo ancora troppo piccoli quando erano in azione , ma sono nostri grandi amici , e io (Ale) ho avuto la fortuna e l opportunità di suonare insieme a Fabio nel 2011 con gli Attitude , in un tour pazzesco nel South Asia, un esperienza bellissima che mi porterò sempre nel cuore . Essere riconosciuti come gli eredi dei Cattiva Inclinazione può solo che farci onore.

IYE: Una costante di Nel Buio, da un punto di vista tematico, sembra essere il senso di costrizione e mancanza di libertà (offendetemi pure se sbaglio). È una considerazione che attribuite alla vita di provincia o, secondo voi, parte da un ragionamento più ampio e che può essere esteso un po’ a tutto l’esistente?

LP: Le tematiche che trattiamo in NEL BUIO sono varie: trattiamo temi importanti come la morte sul lavoro, l’emigrazione, i cambiamenti, la droga ecc., ma soprattutto parliamo della nostra vita quotidiana, di quello che viviamo giornalmente sulla nostra pelle e che vorremmo cambiare; poi ci piace l’idea che ognuno interpreti a modo suo il messaggio che lanciamo, lasciamo libera interpretazione a chi ci ascolta, l’importante è riuscire a scuotere un po’ le persone a pensare, speriamo di esserci riusciti.

IYE: All’ascolto sembrate essere un gruppo Hardcore a tutto tondo; si riscontrano, oltre al classico approccio all’italiana, anche marcate influenze di NY HC, Oi! , Power Violence e Grind Core…contate di estendere questa vostra eterogenia anche ad altri generi, magari anche alieni dall’HC?

LP:Il nome La Piena rispecchia quello che abbiamo voluto ricreare con il nostro sound, un mix di tanti generi musicali che derivano dai nostri ascolti, che ti travolge come un fiume in piena. Amiamo molto le contaminazioni, ma ci piace rimanere legati ad uno stile guida di vita e musicale ovvero il PUNK HC. Ci teniamo a ricordare che il nome La Piena è stato dato anche per ricordare un momento terribile avvenuto nel 2012, un’alluvione che ha devastato la provincia in cui viviamo, non tanto per ricordare la distruzione che ha portato la piena, ma per ricordare l’unità e la solidarietà della gente di queste parti, che in sberleffo ad un sistema che fa acqua da tutte le parti (scusate il gioco di parole), se rialzata più forte di prima, cosa che vorremmo ricreare musicalmente parlando qui a Grosseto.

IYE: Quali sono i vostri dischi non-Hardcore preferiti?

LP: I nostri ascolti musicali sono molto vari e personali, ma per darvi qualche idea diciamo che piace ad alcuni di noi il rock e lo ska 60, ad altri il Punk rock Bad Religion, Nofx, ad altri gruppi come Mastodon, Gojira, Trivium, per arrivare a cose estreme tipo Nile, Cripple Bastards ecc. Insomma un po’ di tutto tranne la trap.

IYE: Guardando le vostre grafiche parrebbe piuttosto palese la vostra adesione ad ideologie libertarie e socialiste; oltre al suonare e vivere (che son già due cose piuttosto importanti di questi tempi) siete anche attivisti?

LP: L’art work del disco e il logo del gruppo è stato creato dal nostro amico Michele Guidarini, un mega artista visionario del Monte Amiata. L’immagine di copertina è una foto che risale alla creazione del paese di Albinia nell’anno 1961, luogo di ritrovo di alcuni di noi, dove Michele trasforma a modo suo le autorità partecipanti, che sembrano già intente a spartirsi il territorio. Per quanto riguarda il discorso politico, non ci riconosciamo in nessun partito politico attuale, onestamente non ci interessa far parte di quel sistema corrotto. Condanniamo gli estremismi in generale, specialmente il fascismo in ogni sua forma, abbiamo partecipato ad un sacco di benefit, ricordiamo con piacere il concerto per la comunità curda; a breve faremo un benefit per sostenere il popolo Ucraino. “Quando gli elefanti si scontrano è l’erba a rimanere schiacciata”: noi siamo l’erba!

IYE: Le vostre due uniche uscite, fino ad oggi, dimostrano già una certa maturità compositiva e di consapevolezza, questo mi fa pensare che non siate esattamente dei novizi ma gente con una storia piuttosto solida alle spalle: esperienze precedenti ai La Piena di ognuno di voi?

LP: Il progetto La Piena è partito molto lentamente, perché tutti i componenti del gruppo avevano o hanno dei progetti musicali paralleli: Alessandro batterista “VANZ”, Carlo cantante negli “SCUM” gruppo Death locale, Nicola chitarrista nei “GODOG”, Davide basso ex “Toxic Discomfort”. Il gruppo è nato da una idea di Davide e Alessandro, che hanno cercato di raggruppare qui a Grosseto e dintorni un po’ di gente che ascoltasse un certo tipo di musica, all’inizio siamo partiti con le classiche cover, poi abbiamo cominciato a portare dei riff nostri e da lì è partita la scintilla. Non ci siamo più fermati! Ora è un progetto che ci ha coinvolto in maniera molto seria e cerchiamo di portarlo avanti il meglio possibile, nel limite dei nostri impegni lavorativi.

IYE: Come ultima richiesta vi do il via libera: salutate, stendete le lodi, ricordate tutto quello o tutti quelli che vi ispirano, vi aiutano ad arrivare in fondo alla giornata e vi spingono a migliorarvi, sia come esseri umani che come musicisti!

LP: Ancora grazie a voi per lo spazio concessoci e per la splendida recensione, ci teniamo a ringraziare le nostre famiglie, tutti i nostri amici che ci supportano e sopportano. In questo momento storico tremendo che stiamo vivendo ci sentiamo vicini a tutte le popolazioni che da anni sono coinvolte in conflitti bellici, pedine di un gioco che ormai va avanti da troppo tempo visto che i giocatori sono sempre gli stessi. Vorremmo lasciarvi con un messaggio di pace: “Dobbiamo imparare a vivere insieme come fratelli o periremo insieme come stolti.” M.L. KING.

 

 

La Piena, un’intervista.

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