The Getup – What If / Ooh Ooh !
Nel lato a la possente “What If” ha un gancio micidiale, che ci riporta nella fumosa atmsofera dei bar di Harlem degli anni settanta.
Nel lato a la possente “What If” ha un gancio micidiale, che ci riporta nella fumosa atmsofera dei bar di Harlem degli anni settanta.
Chris torna con un gran pezzo funk dominato dall’organo Hammond e da percussioni torrenziali.
Quasi una nuova psichedelia declinata in termini jazzistici.
Death metal con intarsi provenienti dagli altri generi dell’universo metallico, per un risultato di sicuro effetto.
Spiagge diurne e notturne, bicchieri e voci allegre, leggerezza mista a malinconia e sogni ancora possibili per dei giovani.
Un disco pop che è molto più punk di tanti dischi pseudo punk. Un duo danese che dà tutto nascondendosi sul disco, e dal vivo spacca tutto. Una bellezza malata, un make up che sgocciola dopo una notte di droghe e sesso controproducente.
Un omaggio come questo è davvero qualcosa di amorevole, di veramente convinto ed utile per chi, come me, non conosceva ancora un così grande pezzo di storia della musica, cantato e suonato da quindici grandi gruppi italiani.
In Liguria la drum and bass è così, fatta in casa e con tanto amore, da persone veramente meritevoli come Disorder e la Type Konnection.
I pezzi sono tutti tirati, composti molto bene, con radici molto forti nel suono americano degli anni duemila.
La musica qui incede e incide lentamente con la potenza dell’acqua, scorrendo sotterranea e trovando sempre una via per passare.
Il gruppo di Newcastle non sbaglia un pezzo, e come secondo disco siamo davvero ai massimi livelli.
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