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Recensione : Nick Pride And The Pimptones – Rejuiced Phat Shake

Il gruppo di Newcastle non sbaglia un pezzo, e come secondo disco siamo davvero ai massimi livelli.

Nick Pride And The Pimptones – Rejuiced Phat Shake

Dopo il trionfale singolo “Take Care Of My Love / Everything’s Better In The Summertime” ecco arrivare il full-length di una delle migliori band in ambito soul funk del pianeta.

E come previsto, il disco è davvero ottimo. Il gruppo di Newcastle non sbaglia un pezzo, e come secondo disco siamo davvero ai massimi livelli. La composizione di Nick Pride contiene un po’ di tutto, dal pop al funk, dal soul al lounge. A comandare su tutti i generi del disco, è una grande energia legata ad una potenza di fuoco davvero incredibile.
Praticamente ci sono ospiti in tutte le canzoni, cosa che arricchisce enormemente il disco, dandogli una forte carica. Lo spirito è quello dei tempi Stax e Motown con in più una forte dose di funk. L’album è davvero un album, nel senso che è una raccolta di singoli, che funzionano tutti benissimo da soli.
Nick Pride è il factotum del gruppo : è il fondatore, il chitarrista, il compositore, l’arrangiatore e il produttore. Il disco trattiene a stento le vibes di questo gruppo, ed essendo praticamente suonato dal vivo l’effetto è quello del concerto.
Nick Pride & The Pimptones si sono superati, arrivando davvero in alto. Seguiamoli nel loro volo.

Tracklist:
1Rejuiced phat shake
2 Take care of my love ( feat. Susan Hamilton )
3 Second hand wife ( feat.Jess Roberts )
4 Why does my man got to be so Tough ( feat. Beth Macari )
5 Soul food strut
6 Everything’s better on the summertime (feat. Karen Harding )
7 Non stop ( feat Dubbul O )
8 Walkin’out the door ( feat. Lyndon Anderson )
9 It’s a love thing ( feat. Courtney Valencia )
10 Interlude
11 Wanna treat you right
12 Go with it ( feat. Renegade Bras Band )
13 99 Reasons ( feat. Lane Thomas Hewitt )
14 Hex on my soul ( feat. Courtney Valencia )

Line-up:
Nick Pride – guitar
Ian Paterson – bass
Oz Cassidy – drums
Keith Nicholson – trumpet
John Waugh – sax

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