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Recensione : Blunepal – Follow The Sherpa

Quasi una nuova psichedelia declinata in termini jazzistici.

Questo disco è un’opera dalla quale si dovrebbero tenere lontani gli ortodossi teorizzatori musicali, quelli convinti di sapere in anticipo cosa c’è dentro ad un disco e quelli che hanno già sentito tutto. Qui si viaggia liberi, persi nei cerchi concentrici di note concepite in territorio apolide.

Nati nel 2009 come quintetto acid jazz con componenti di vari gruppi genovesi come En Roco, Cut Of Mica, La Maschera di Cera, Finisterre, Kramers e Zaal, i BluNepal danno alle stampe l’ep “Doesn’t It”.
Nel 2012 avviene un’importante cambio di formazione, poiché passano da cinque a tre elementi, svoltando verso un suono più psichedelico e free jazz.
Follow The Sherpa è il loro debutto ed è a tutti gli effetti la testimonianza di una nuova nascita.
Il disco è un insieme di improvvisazione e cultura musicale, il risultato è qualcosa di totalmente nuovo ed originale. La struttura compositiva è imperniata sull’improvvisazione, pivot intorno al quale gira tutto il disco.
La formazione a tre ha portato un notevole rinforzamento del suono, seguendo la ferrea legge del power trio, che in musica funziona (quasi) sempre.
Le canzoni sono una scoperta continua, quasi una nuova psichedelia declinata in termini jazzistici, con punte di progressive, dato che in certi punti la forma canzone scompare come per magia.
L’ultima traccia Tomorrow Never Knows è una cover del futuristico pezzo dei Beatles, ed è molto esaustiva del percorso che sta facendo questo gruppo, non verso le stelle ma ben oltre.

 

Tracklist:
1. Follow The Sherpa
2. And There Were Three
3. Rabbit
4. Immer Geradeaus
5. Still Follow The Sherpa
6. Youzhi
7. Fake
8. Fed 5
9. Into The Cinema
10. Morricone
11. Tomorrow Never Knows

Line-up:
Agostino Macor – Synth & Keyboards
Paolo Furio Marasso – Bass & DoubleBass
Federico Branca Bonelli – Drum & Electronics

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