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Recensione : Puglia Blind – Faith And Little Wine

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Puglia Blind – Faith And Little Wine

Puglia Blind - Faith and Little WineC’è chi ha talento per lo studio e diventa professore universitario come mio fratello, c’è chi ha talento per il calcio e – anche se spesso di butta via da solo – salta i difensori come fossero paletti come mio figlio e c’è chi ha talento per la musica e fa dischi della madonna come il mio figlioccio acquisto Puglia.

C’è anche chi non sa fare un cazzo e scrive, ma non divaghiamo e torniamo all’oggetto di queste righe. Ricordo ancora la prima volta che ti ho visto amico mio. Eri sul mini palco allestito da questa webzine all’interno del riviera festival di Varazze.

Alto, allampanato, una faccia da schiaffi tra Evan Dando e Paul Weller trent’anni fa alla quale non potevi che voler bene fin dal primo sguardo, ancor prima del primo scambio di opinioni.

Solo con la tua chitarra a tracolla ammaliasti i pochi fortunati che assistettero alla tua esibizione, le cose belle d’altronde non sono per tutti, per fortuna. Non sarebbero trascorsi che pochi anni da quel momento che non mi facessi omaggio, per la festa del 48° compleanno, di un set acustico delle mie canzoni preferite, uno dei più bei regali che abbia ricevuto in vita mia.

Bene, sono riuscito più o meno a farvi focalizzare il personaggio?

Passiamo quindi all’album in questione che contiene le passioni musicali con le quali Puglia è cresciuto, quelle collezionate gelosamente da suo padre e che il nostro ha fin troppo bene metabolizzato.

Ad esempio in Hide ci sono i Big Star di Third, in Blind Faith il pop agrodolce degli amatissimi – da entrambi – XTC, in The Questionable Rewards of a Visit to Inacessible Island i Byrds ed i Beach Boys di Pet Sounds per chiudere il tutto con l’amaro sberleffo alla John Peel di Gone.

Per chi lo conoscesse di persona non dico nulla di nuovo, ma per chi non avesse avuto ancora la fortuna di imbattersi in lui e nella sua musica farebbe davvero fatica a quantificare la sua età. Ok ok io sono di parte – ed è indubbiamente vero – ma se voi ascoltaste con attenzione questo disco non potreste che darmi ragione.

L’Italia ha trovato il suo Jack Bugg solo che Puglia è molto più bravo, più fantasioso e più stiloso.

Track List
1) East or West,
2) Hide,
3) Blind Faith,
4) Fancy,
5) The Questionable Rewards of a Visit to Inacessible Island,
6) Fourth of July,
7) Marseille,
8) For the Love of the Daughter of a Swedish Director,
9) Gone

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2 Comments
  • Avatar
    admin
    Posted at 19:26h, 17 Marzo Rispondi

    io dico la mia!
    Fancy è un pezzo che avesse fatto una band UK, tutta la pseudo stampa italiana avrebbe gridato al miracolo.
    Il problema di nascere ad Imperia in Liguria.
    un disco da sentire e rinsentire… attendo la versione in vinile !!!

    • Avatar
      Monica
      Posted at 00:04h, 09 Luglio Rispondi

      Sono d’accordo. È veramente incredibile. Adoro!

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