Cominciamo con gli svizzeri Mycaelia, un gruppo che si potrebbe definire tentacolare, ascoltarli per credere. Thunder metal per i brasiliani Guardian Of Lightning, un gruppo con un basso solista e tanto altro. Eccellente ritorno dei Tankard, thrash metal al suo massimo e la chiusura con un disco dal vivo dei Moonspell registrato ottanta metri sottoterra.
MYCELIA
Come la struttura micologica dalla quale prende il nome, questo gruppo svizzero fa una musica che si espande, germina e continua a germogliare.
Gli svizzeri Mycelia sono al loro quinto disco intitolato “ In a late country “ per l’americana Eclipse Records, e non si può definire con precisione che genere facciano e per fortuna. Nel disco troviamo modern metal, groove metal, prog metal, metalcore e deathcore, math, e tanto altro, non ci sono generi ma codici musicali che più si adattano a raccontare nel migliore dei modi quel particolare passaggio, portando a compimento un discorso iniziato nel 2010 con la fondazione del sestetto.
La storia narrata nel disco qualche tempo fa l’avremmo definita distopica, mentre ora è quantomeno plausibile : essa narra della ricerca da parte di un ragazzo della sua fidanzata dispersa durante un’evacuazione di una città con immensi problemi di sovrappopolazione, e il cui governo guida l’evacuazione. Chi comanda usa tutti gli slogan che abbiamo già sentito durante le varie chiusure della pandemia, ovvero che il governo agisce per il nostro bene, basta seguire le istruzioni corrette.
I Mycaelia con la loro musica sublime e quasi orchestrale ci portano nel dolore, nella difficoltà e nell’ansia di perdere i propri cari attraverso delle piccole sinfonie. La musica dei Mycaelia è molto potente, prodotta benissimo, un continuum di emozioni e di saliscendi, narrate attraverso tanti generi a partire dal djent metal e dal modern metal, grazie anche ad una capacità tecnica straripante e la servizio del racconto.
Le tracce sono tutte particolari ed originali, è un disco al quale si rimane incollati e che prende le mosse da taluni capolavori di concept album del prog metal, genere che qui è alla base di tutto, e racconta in maniera quasi perfetta una storia facendo partecipare al massimo l’ascoltatore, ogni nota è parte della narrazione e la si vive pienamente come un videogioco od un film.
L’ensemble svizzero ci aveva già abituati a grande musica e ad affreschi ambiziosi ma questo effettivamente supera tutti i precedenti, per ricchezza e solidità. Si vive dentro la storia, la musica è molto comunicativa e potente, prende mille direzione e riesce a dare l’immagine di un gruppo che ha davvero tantissimo da dire.
Guardian of Lightning
I brasiliani Guardian Of Lightning sono un gruppo molto particolare, autodefiniscono la loro musica thunder metal e hanno ragione.
Il trio di San Paolo vede alla voce e alla chitarra ritmica Marco Fino, papà del bassista Iron King e alla batteria Lord Drum. La loro proposta musicale è un doom metal molto metal ed originale, caratterizzato da un basso che praticamente fa le parti della chitarra solista, mentre l’unica chitarra fa la ritmica. Il risultato è un suono molto dinamico e particolare, un hard rock che si avvicina al doom e all’heavy metal, ma molto più sfumato e narrativo, perché i Guardian Of Lightning possiedono un afflato epico molto marcato.
Il gruppo nasce nel 2017 e si fa subito notare per il suo suono particolare dal famoso produttore brasiliano Caio Ribeiro già con Sepultura e A-Ha, che li porta nel suo studio a registrare una demo di due canzoni che riceve una buona accoglienza.
Purtroppo nel 2018 Caio passa ad un altro piano di esistenza, dicendo fra l’altro al gruppo che avrebbero fatto un bel disco, e questo lavoro è questo ” Cosmos Tree ” del 202, ristampato ora dall’americana Eclipse Records. Il suono di ” Cosmos Tree ” è davvero qualcosa di cosmico e trascendentale, un qualcosa che anela all’alto partendo dagli elementi della natura come appunto il tuono.
Il groove dei Guardian Of Lightning è quasi un blues pesante, l’impianto è doom con hard rock, e molti pezzi sono psichedelici per andamento e godibilità. Il timbro del gruppo è ben riconoscibile e il disco, che da rimasterizzato ne guadagna in potenza e precisione, è qualcosa di unico e molto ricercato, un piccolo tesoro che rischiava di rimanere confinato se non ci fosse stata questa ristampa. Ascoltare i Guardian Of Lightning è un’esperienza molto positiva e le vibrazioni sono davvero positive, fanno musica pesante per migliorarsi e migliorare chi li ascolta e questo basso solista è davvero un motivo immenso in più per ascoltarli.
Il gruppo solista è la dimostrazione che c’è qualcuno che osa ancora e che fa ottima musica sperimentando.
TANKARD
Grande ritorno per i tedeschi Tankard, i massimi alfieri della fertile accoppiata thrash metal e birra. Con quarant’anni di onoratissima carriera i nostri non hanno alcuna intenzione di mollare il colpo e anzi alzano la posta in palio con questo “ Pavlov’s dawgs “ in uscita per Reaper Entertainment.
Come ritroviamo i Tankard dopo 40 anni di carriera ?
Benissimo, anzi meglio di prima. Questo lavoro testimonia come il gruppo abbia saputo compiere un’evoluzione continuando a migliorare il suo suono, divenuto qui molto duro e quasi cupo in alcuni passaggi. Era dal 2017 che i Tankard non pubblicavano un disco di inediti e con questo disco faranno molto contenti i loro fedelissimi seguaci.
Il thrash metal di questo disco è più tagliente e veloce che mai, prodotto molto bene da Martin Buchwalter che fa risaltare al massimo la bravura dei tedeschi nel fare thrash metal. Con “ Pavlov’s Dawgs “ ribadisce il proprio ruolo di guida all’interno della scena thrash metal, e mostra anche a tanti gruppi più giovani quale possa essere la via per essere credibile ed efficaci nell’arco di una carriera davvero molto lunga.
Agli inizi del thrash metal e quindi dei Tankard in pratica, nessuno poteva immaginare quanto sarebbe potuto durare questo sottogenere del metal che la fece da padrone negli ottanta e nei novanta. Invece dopo 40 anni siamo ancora qui a sentire questo suono violento e liberatorio che sa anche raccontare storie introspettive come storie di baldoria come possiamo ascoltare qui. Questo disco segna il ritorno di un gruppo importantissimo che proprio come questo lavoro mostra che sa cambiare e non affidarsi solo al cliché del gruppo sballone con birra e casino, c’è tanto altro e i Tankard ci accompagneranno per molto anni come hanno fatto fino ad oggi.
Non si sentiva un disco dei Tankard così potente e al contempo con grandi melodie come “ Pavlov’s dawgs “ ed è un gran bel sentire, non mancando divertimento e cose più serie.
Come sempre grandissima copertina di Patrick Strogulski.
MOONSPELL
Nuovo cd e dvd dal vivo per le leggende portoghesi Moonspell, intitolato ” From down below live 80 metres deep ” in uscita per Napalm Records. Il disco è stato registrato durante un concerto a 80 metri sotto il livello del mare nelle bellissime grotte portoghesi di Mira de Aire.
Il gruppo, coadiuvato da un’ottima squadra di produzione che ha dovuto lavorare letteralmente sottoterra, esegue nella sua interezza il loro ultimo disco ” Hermitage ” uscito sempre su Napalm Records nel 2021, perfetto esempio della nuova poetica musicale dei Moonspell.
Il gruppo lusitano nella sua carriera è stato molte cose, dal black metal degli esordi, peraltro un ottimo black metal che soprattutto in Europa ispira ancora molti gruppi, al gothic elettronico del prosieguo della loro parabola musicale, per arrivare negli ultimi dischi ad una perfetta sintesi di gotico, metal rarefatto e una grandissima vena malinconica con inserti elettronici. ” Hermitage ” suonava molto bene, un lavoro da gustare con calma e meditandolo più che ascoltarlo, e questa magistrale ed evocativa esecuzione sottoterra, ancora più vicini alle tenebre, non fa che sottolinearne la nera bellezza.
Questo disco dalle viscere della terra festeggia i trent’anni di questo gruppo, un collettivo musicale che si è sempre mosso in avanti, innovando, portando la loro musica ad un altro livello passo dopo passo come in un processo alchemico. Nei Moonspell c’è forza e conoscenza., musica che diventa sentimento e viceversa, provocano emozioni bellissime e toccano in maniera romantica gli animi oscuri di chi preferisce vivere nelle tenebre piuttosto che esporsi ad una luce bugiarda. ” Hermitage ” suonava già molto bene nella versione in studio ma dal vivo in questa cornice unica assume un’altra luce, lo si può sentire da un’altra angolatura, ha un animo maggiormente progressive, e i Moonspell in alcuni momenti sembrano dei Pink Floyd nerissimi come nella splendida ” Without rule “.
Trent’anni di carriera, di continua progressione, con album immensi e altri meno buoni, ma arrivare alla sintesi che possiamo ascoltare qui è davvero qualcosa di grande ed importante.
Questo live pone inoltre molto l’attenzione sulla grande fisicità e sensualità della musica dei Moonspell, un lussurioso serpente che gira libero, come libera da steccati e generi è la loro musica.
Da fine settembre a metà ottobre saranno in giro con ” Ultima ratio 2022 ” un tour con nomi del calibro di My Dying Bride, Borknagar, Wolfheart e Hinayana, ma purtroppo non toccheranno l’Italia.
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