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Francesco Cerisola

Ho scritto per Musicboom (inutile che cerchiate il sito, non esiste più nulla, purtroppo), ho fatto alcuni mesi su Rockit e faccio parte della DreaminGorilla Records.
https://www.linkedin.com/in/francesco-cerisola-252269b4/?originalSubdomain=it
Recensioni

Filarmonica Municipale La Crisi – L’educazione Artistica

Alla Filarmonica Municipale La Crisi (Pierfrancesco Del Seppia, Matteo Lenzi, Giulia Costagli, Jacopo Staccioli, Giacomo Putrino) è bastato poco più di un anno per mettere insieme i dieci brani di questo secondo “L’Educazione Artistica”. Il nuovo lavoro, più a fuoco rispetto al precedente “Ad Altra Terra, In Alto Mare”, corre su colorate e variegate melodie, lasciandosi accompagnare da testi carichi di personalità.

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Recensioni

Alvin Curran, Paolo Tofani, Mauro Tespio – Segments

Ad inaugurare POPTraits, la nuova collana di musica contemporanea della Cramps Records è questo Segments, raccolta di inediti composti ed eseguiti dal trio formato da Alvin Curran, Paolo Tofani e Mauro Tespio. I dieci brani proposti, come i loro stessi autori li definiscono, sono da intendersi come “elettrificazioni di oggetti che risuonano”, una “rappresentazione del collegamento fra la tecnologia musicale più antica del mondo e la tecnologia di oggi”.

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Les Enfants – Persi Nella Notte

I lombardi Les Enfants (Marco Manini, Francesco Di Pierro, Umberto Del Gobbo, Michele Oggioni), a poco più di un anno dal loro primo ep, tornano a far parlare di sé con un nuovo lavoro, il breve Persi Nella notte. Il disco, in uscita anche questa volta per Via Audio Records, si compone di quattro delicati brani (e una intro) in grado di unire con abilità post rock, indie rock e testi interessanti.

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Charme – Modern Times

I Charme (Ippolito Nicolini, Pepe Cannia, Alessandro La Cognata), formazione siciliana dalla storia turbolenta (molti ep alle spalle, un disco autoprodotto, molti riconoscimenti, la costante assenza di un’etichetta pronta a supportarli a dovere), rifanno la loro comparsa, a distanza di pochi mesi dall’ultimo ep, con il loro secondo album lungo, Modern Times. Il disco, composto da undici brani, si muove su sonorità alternative rock/new wave/brit pop, ma non sempre i risultati si dimostrano essere completamente positivi.

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Joycut – Pieces Of Us Were Left On The Ground

A due anni di distanza dal più che acclamato “Ghost Trees Where To Disappear” i bolognesi JoyCut ritornano con i quindici brani del loro nuovo album, Pieces Of Us Were Left On The Ground. Il disco, sprofondando ulteriormente nell’oscurità new wave, avvolge e non lascia scampo, confermando, ancora una volta, l’alto livello qualitativo della band.

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L’amo – Niente (e’ Un Bel Pensiero Da Mettere Tra Le Gambe Alle Ragazze)

A distanza di un anno dallo split con i Trans Vz (che è valso alla band la Targa Giovani MEI 2012), i L’Amo, formazione a tre composta da Alessio, Domenico e Federico, ritornano con il loro secondo album, “Niente (E’ Un Bel Pensiero Da Mettere Tra Le Gambe Alle Ragazze)”. Il disco, coprodotto da To Lose La Track, Fallo Dischi, V4V Records e La Fine, si compone di dieci brani a metà fra energia punk e malinconia emo.

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Radiolari – Radiolari

Con il termine Radiolari si definiscono almeno due cose: i microrganismi monocellulari che popolano il plancton marino e la formazione a due (composta da Francesca De Mai e Chiara Angeli) che sta pubblicando proprio in questi giorni il suo primo disco. Tralasciando i microrganismi, resta solo da parlare della musica e, in particolare, di sette riusciti brani folk/indie pop che fanno dell’essenzialità e della delicatezza i loro punti di forza.

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Echo Bench – Echo Bench

Con già un disco live e un breve ep dalla loro, le tre israeliane Echo Bench (Noga Shatz, Shahar Yahalom, Alex Levy) debuttano per l’italiana e sempre più promettente V4V Records con il loro primo disco lungo. L’album, battezzato con lo stesso nome della band, si compone di dieci ruvide canzoni in grado di mescolare con buoni risultati pop, noise e rigurgiti anni ’90.

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His Electro Blue Voice – Ruthless Sperm

Gli His Electro Blue Voice, formazione a tre composta da Francesco Mariani, Claudia Manili e Andrea Napoli esistono ormai da diversi anni, ma, in Italia, quasi nessuno si è mai accorto del loro potenziale. Ad interessarsi di loro, invece, è stata l’americana Sub Pop che, dopo averli inseriti nella compilation “Sub100”, si è occupata di produrre il loro primo lavoro lungo, l’aggressivo, scuro e krauto Ruthless Sperm.

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Diraq – Fake Machine

I Diraq, formazione umbra con già un ep all’attivo (pubblicato nel 2010), ritornano, dopo tre intensi anni passati a suonare in giro per l’Italia, con i dieci brani di Fake Machine, loro primo album lungo. Il disco, proseguendo sul percorso abbozzato con il precedente lavoro, propone una sorta di stoner/hard rock di chiara matrice anni ’90.

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Impression Materials – It Shouldn’t Be A Matter

Dietro al nome Impression Materials si nasconde solo una persona, Stefano Elli. Il musicista, abbandonati i Carrick e intrapresa la via solista nel 2010, debutta, dopo aver già pubblicato un interessante ep, con “It Shouldn’t Be A Matter”. Il disco, composto da nove brani (sette inediti e due riarrangiamenti di canzoni scritte con la precedente band), si muove su territori acustici, mescolando con sapienza l’alternative rock più delicato degli anni ’90 con la tradizione folk americana.

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