Tempelhof – Frozen Dancers
Un’opera corposa ma leggera che, seppur avvolta da un sottile strato di freddo nordico, mantiene al proprio interno un cuore caldo ed emotivo
Un’opera corposa ma leggera che, seppur avvolta da un sottile strato di freddo nordico, mantiene al proprio interno un cuore caldo ed emotivo
I Mooth (Cosimo Cinieri, Claudio Bigio, Andrea Rotilio, Gabriele Calvi), messo da parte il passato come Koan, debuttano sulla lunga distanza con gli otto brani del cupo e graffiante Slow Sun. Il disco, uscito per Martinè Records, si dimostra essere un riuscito intreccio fra sonorità stoner, sludge e hardcore.
Il Nido, formazione abruzzese composta da Val Monteleone, Valerio Marcangeli, Dante Mei e Fabio Romano Marianelli, debutta, dopo l’ep pubblicato nel Giugno 2012 (“Tutto Il Mondo E’ Palese”) con i dieci brani dell’eccentrico, eclettico e caotico I Piedi Della Follia.
Cinque anni di distanza ci separano da “I Re Quieti”, debutto dei Cordepazze (Alfonso Moscato, Michele Segretario, Vincenzo Lo Franco, Francesco Incandela) che ha permesso loro di finire dritti al Premio Tenco, suonare in tour con Paola Turci e partecipare alla compilation “La Leva Cantautorale Degli Anni Zero”. Ora, messi insieme otto nuovi pezzi, i quattro musicisti ritornano con il capitolo successivo, l’orecchiabile e accattivante L’Arte Della Fuga.
Tre anni dopo “Roosters On The Rubbish” i quattro RedRoomDreamers (Dario Bosco, Alessio Sica, Simone De Simone, Michele De Finis) ritornano con i nove brani di Honduras. Il nuovo disco, in uscita, come il precedente, per Happy Mopy Records mescola con cura pacifiche influenze post rock con echi grunge e spirito indie rock.
A un anno di distanza dall’interessante “Questo Dolce Museo”, il cantautore aretino Alessandro Fiori (già membro dei Mariposa) ritorna per la collana In Vinile (diretta da Cesare Basile) con il suo terzo album solista. Il disco, Cascata, scritto e registrato in cinque giorni (come richiesto dalle regole per poter far parte della collana stessa), si compone di nove visionari brani a metà fra pop, cantautorato e psichedelia.
Casey Chandler, il cantautore texano dalle origini newyorkesi (ma ormai di casa qui in Italia), pubblica, a distanza di quasi due anni dal suo ottimo debutto (“Runnin’”), gli undici brani di questo Dandelion. Il disco, registrato da Ru Catania e suonato spesso in compagnia di Federico Puttilli (Nadar Solo), prosegue sul percorso intrapreso in precedenza, accarezzando con il suo indie folk intimista e avvolgente.
Paolo Cattaneo, cantautore con già due album e un ep in curriculum, ritorna sulla scena con i nove brani di La Luce Nelle Nuvole. Il disco, caratterizzato da un elettro pop raffinato e affascinante, vede la partecipazione di un folto numero di musicisti, fra cui spiccano sicuramente Riccardo Sinigallia, Lele Battista, Dario Dassenno e Fidel Fogaroli.
Nati un paio di anni fa ad Eboli i Grammophone (Nicola Bonelli, Cristian Peduto, Antonio Concilio, Gianni Anzillotta, Felice Calenda), debuttano in quest’ultimo quarto di 2013 con i dieci brani di Multiverso. Il disco, anticipato in primavera dal singolo fulminante (ma qui non contenuto) “Northporcelin”, propone un indie rock/alternative rock magistralmente stratificato, elaborato e raffinato.
Luca Righi, in arte Threelakes, debutta sulla lunga distanza con i suoi fidi compari Flatland Eagles (Andrea Sologni, Raffaele Marchetti, Lorenzo Cattalani, Marco Chiussi, Paolo Polacchini). Il disco, War Tales, esce dopo una serie di ep che ben hanno fatto parlare di lui, proponendo dieci intensi brani indie folk pieni zeppi di emotività ed ospiti di riguardo (Emanuele Reverberi, Francesca Amati, Capra dei Gazebo Penguins, Luciano Ermondi).
A tre anni di distanza dall’ottimo “Cattive Abitudini” e a due dallo split con i Bachi Da Pietra, i Massimo Volume (Emidio Clementi, Vittoria Burattini, Stefano Pilia, Egle Sommacal), formazione tra le più influenti all’interno della scena musicale indipendente italiana, mettono su disco dieci nuovi pezzi. Il nuovo lavoro, Aspettando I Barbari, abbandona quasi completamente il carattere relativamente morbido del precedente disco, preferendo solcare mari decisamente più nervosi, elettrici e scuri.
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