iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : Un Giorno Di Ordinaria Follia – Rocknado

Un disco sincero e con un'unica pretesa, far divertire e ballare chi lo ascolta

Un Giorno Di Ordinaria Follia – Rocknado

I veneti Un Giorno Di Ordinaria Follia, formazione a cinque con già un album alle spalle, ritorna con i sette brani dell’autoprodotto Rocknado. Il disco, rapido e pieno di energia, si concentra sul presentare un rock’n’roll/hard rock grezzo quanto efficace su cui si sviluppano testi eccentrici e densi di umorismo.

Il correre affilato di Polar tra chitarre e batteria, racconta di un dj danaroso che in realtà con la musica ha ben poco a che fare, mentre il sound caldo e coinvolgente di Macigno Mobile, apre alla critica nei confronti della moda hipster di Hipster Killer.
The Fonz, in quarta posizione, tra chitarra e basso incalzanti, sfreccia come un treno, parlando di fratellanza fra i vari membri della band, introducendo la più complessa ed elaborata Mostro Joe e il più sinuoso serpeggiare di Cotton Club.
La sanguigna La Città Del Peccato, infine, chiude ricordando che nessuna vita è vissuta senza aver peccato.

Il nuovo capitolo degli Un Giorno Di Ordinaria Follia, non proponendo nulla di nuovo, ma concentrandosi sul fare tutto a regola d’arte, si rivela un lavoro riuscito grazie al suo impatto sonoro e alla genuinità dei testi (si parla di vita quotidiana, rapporto di fratellanza fra i membri della band, bevute, far casino e molto altro). Un disco sincero e con un’unica pretesa, far divertire e ballare chi lo ascolta.

Tracklist:
01. Polar
02. Macigno Mobile
03. Hipster Killer
04. The Fonz
05. Mostro Joe
06. Cotton Club
07. La Città Del Peccato

UN GIORNO DI ORDINARIA FOLLIA – Facebook

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
No Comments

Post A Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Liede – Stare Bravi

L’intero disco, escluso qualche piccolo momento di fiacca, si fa notare per la buona qualità complessiva e per la presenza di almeno un paio di fiori all’occhiello

Phidge – Paris

Un disco per nostalgici, forse, ma di quelli ben fatti e in grado di mantenere una propria personalità

Psiker – Maximo

Con questi dieci brani, Psiker costruisce un ampio e personale tributo all’elettro pop italiano di fine anni ’90