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Recensione : Teletextile – Glass

Teletextile - Glass: Pamela Martinez, Tim Cronin, Alex Topornycky e Allan Mednard sono i Teletxtile. Se il precedente ep (Reflector) aveva gi...

Teletextile – Glass

Pamela Martinez, Tim Cronin, Alex Topornycky e Allan Mednard sono i Teletxtile. Se il precedente ep (Reflector) aveva già fatto intravedere delle buone potenzialità, è con questo Glass (debutto sulla lunga distanza) che arriva la conferma.

I Teletextile (Pamela Martinez, Tim Cronin, Alex Topornycky, Allan Mednard) provengono dagli Stati Uniti (Brooklyn, NY), ma, nonostante ciò, suonano decisamente con gusto europeo. Con l’ep Reflector avevano già fatto parlare di sé alcuni mesi fa; con Glass, il debutto sulla lunga distanza, confermano quanto di buono già fatto.

La breve e delicata The Moment apre con i suoi vocalizzi, lasciando a I Don’t Know How To Act Here il compito di trascinarci all’interno del mondo musicale generato dalla band: voci sottili ed eteree, ritmiche leggermente scomposte, melodie decisamente avvolgenti. What If I prosegue docile e accattivante, su sentieri nettamente dream pop, ricordando i Cocteau Twins e sfumando in un tenue coro (sul finale). The Lark gioca maggiormente con pianoforte e arpa, risplendendo e rifrangendo la luce, come un pacifico lago illuminato dalla luna. Gesso si avvolge su se stessa, introversa e fragile, prima di schiudersi e germogliare con forza mentre Heartquake costruisce sottili melodie, guidate dagli archi e dal pianoforte, tra brevi crescendo e piacevoli angoli di pacificazione. Ampm Two, suona fresca e rustica come un pomeriggio estivo in campagna, lasciando che sia John a trasportarci, invece, in un malinconico giorno d’autunno, di quelli grigi e piovosi. What If You, infine, sfuma leggermente i confini dei vari suoni, riunendoli in un’unica entità, coinvolgente e malinconica, prima di abbandonarsi a Safer One, delicato strumentale, e Safer Two, brano in lento crescere ma costellato di dolcezza e delicatezza.

A tirar le somme non si può che dare un voto positivo. Il quartetto affascina, trascina e coinvolge l’ascoltatore per tutta la durata del disco, senza mai stancare o annoiare. E’ certamente facile rintracciare sonorità vicine a Bjork, Radiohead, Pj Harvey e Cocteau Twins, ma il tutto è miscelato e rielaborato in maniera piuttosto personale. Un disco consigliato.

TRACKLIST:
01. The Moment
02. I Don’t Know How To Act Here
03. What If I
04. The Lark
05. Gesso
06. Heartquake
07. Ampm Two
08. John
09. What If You
10. Safer One
11. Safer Two

Teletextile Glass

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