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Recensione : Tedua – Mowgli

Non fatevi fuorviare dal fatto che Tedua venga considerato un rapper per ragazzini perché ha parecchio successo fra di loro, perché Tedua è un pittore surrealista che dipinge drill e c’è solo da stare a sentirlo e camminare.

Ci si affanna una vita, pure due a volte, a dare un senso a ciò che vedi e senti, a giudicarlo attraverso le tue lenti di pregiudizio, a tagliare i significati con il tuo coltello.

Invece basterebbe sedersi e ascoltare, alzarsi e vedere, sentire il flusso, onde che partono da cuori e corpi, passano per la musica e arrivano ad altri cuori e corpi. Nel difficilissimo mondo del rap italiano Tedua è un ragazzo che prova a fare le cose diversamente e ha una visione sua della rap. Lui va contro tempo sempre, dalle rime alla metrica alla vita, e non è il classico rap.

Venire fuori da Cogoleto, Genova e Milano united non è facile ma lui ce l’ha fatta e a modo suo. Mowgli è il disco che lo dovrebbe definitivamente lanciare nelle aleatorie classifiche odierne, perché le vere classifiche sono nelle casse portatili dei figgeu e nei computer collegati in rete, Mowgli è un disco che ha molti livelli, tante facce e parecchie cose da dire. Le rime, se così si possono definire, di Tedua sono qualcosa di completamente differente rispetto a ciò che potreste aspettarvi, come differente è la scena dove Tedua si muove, Drill Liguira, Wild Bandana e la periferia, qualunque perferia.

E come nelle periferie sarebbe utile fermare ad ascoltare, come dicevano i Nabat Ti Sei Fermato Ad Ascoltare Mai ? Senza giudicare, ma per capire, perché capire è ciò che vuole fare Tedua raccontando cose che ha visto e le ha vissute. Siamo lontani mille miglia da Gue Pequeno e dal Dogo, lontanissimi da Fibra e da qualsiasi altro, ma siamo vicinissimi a luoghi che guardiamo distrattamente, colline o pianure di case popolari e sentimenti difficili. Le produzioni del fido Chris Nolan sono molto precise e calzano a pennello su Tedua, come vestiti su misura.

In queste strumentali possiamo trovare il pop, la drill, la trap e tanto altro, hanno una profondità notevole. E poi il resto lo aggiunge Tedua, ed è moltissimo.

Ci sono canzoni notevolissime come Burnout che fanno uno standard nuovo per il rap italiano, canzoni che sono come le chiacchierate fra amici in macchina di notte, momenti commoventi, istantanee surrealiste e canzoni abbozzate e meno riuscite. Non fatevi fuorviare dal fatto che Tedua venga considerato un rapper per ragazzini perché ha parecchio successo fra di loro, perché Tedua è un pittore surrealista che dipinge drill e c’è solo da stare a sentirlo e camminare. Mai stare fermi.

 

TRACKLIST

1Sangue Misto
2Chances (Dilla Tutta)
3La Legge Del Più Forte
4Rital
5Dune
6Vertigini
7Acqua (Malpensandoti)
8Fashion Week
9Jungle
10Il Fabbricante Di Chiavi
11Burnout
12Al Lupo Al Lupo
13Cucciolo D’Uomo
14Natura
15Bandar – log
16Party Privato

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