a me Fabri Fibra piace. Non mi piacevnao i primi dischi, a mio avviso troppo volgari, poi il rapper di Senigallia ha cominciato una crescita che ad oggi è culminata in “ Controcultura “, il disco che segue “ Quorum “ che era in free download fino a poco tempo fa sul suo sito internet. I due dischi sono strettamente legati l’uno all’altro, e rendono bene l’attuale poetica di Fabri Fibra, un rapper dell’Italia odierna. Pur rimanendo in parte autocelebrativo, come tutti i rappers e il rap stesso, Fibra ci offre un ritratto dell’Italia che mancava da tempo in musica, almeno nella musica cosiddetta commerciale.
L’Italia è a pezzi e Fibra è una scheggia impazzita, un Marco Travaglio più incazzoso e senza tante pose rispetto all’originale. Qui c’è una denuncia : siamo nella merda, e ci sguazziamo volentieri. Certamente molti gruppi underground o alternativi ce lo dicono già da anni o da sempre, ma mi sembra difficile fare un disco come “ Controcultura “ anche per personaggi che hanno una forte credibilità underground. Noi di In Your Eyes portiamo a galla il sommerso, quelle bellissime realtà che stanno sotto la linea di galleggiamento della commerciabilità, promuovendo il do it yourself e il pensieo critico, per quanto possiamo. Ma proprio per questo siamo i primi che non dobbiamo avere il paraocchi, o peggio il copriorecchie. Se Fibra o chi per esso incide un disco interessante per la Universal o per la Mescal, poco importa, dobbiamo vederne il contenuto. E qui di contenuto ce n’è molto,. Da tempo non ascoltavo un disco che parlasse di così diversi argomenti, tra cui l’omosessualità, i media italiani, il nostro governo e i giovani d’oggi. Fibra, persona intelligente, consapevole di essere un tamarro e non un intellettuale, sa i giovani lo sentono e propaga messaggi positivi, magari celati dietro alle peggio rime, ma anche questo è il rap. Se dite, Fibra non lo ascolto mi stà sui coglioni, può anche andare bene, ma se dite che non lo sentite perchè è commerciale, allora mi fate ridere. Fibra, con i suo contratto con Footlocker e Adidas, parla di cose che tanti artisti cosiddetti impegnati nenache ci pensano, forse perchè vive un po’ di più nella realtà odierna, non sulla strada, a quella ci pensano i Co’Sang. Le rime di Fibra creano immagini perfettamente calzanti dei nostri giorni, di questa bolla di sapone che si chiama Italia. Questo rapper coglie i cambiamenti, conosce a fondo il web e la sua forza, e la usa. Se poi volete chiudere gli occhi e darvi all’ultimo disco di post rock perchè fa figo, o perchè il punk è l’unica musica che spacca ed è rivoluzionaria, o il metal è l’unica sede della vostra rabbia, allora non avvicinateci a Fibra. Se invece volete ragionare, non cadere nei soliti clichè e sporcare un po’ di merda le vostre mani, qui c’è Fibra, che almeno nella merda ci sguazza con voi.
Applausi per Fibra.Applausi per Fibra.Applausi per Fibra.
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