-Ciao vi presentate ?
Ciao siamo i Seri-Al Rappers. Siamo quattro ragazzi che vivono traAlessandria ed Asti ma Alessandria resta la nostra città di riferimento. Dal2012 siamo sulla scena con questo nome dopo aver vissutoprecedentemente altre esperienze musicali. Ci piace fare musica perché è ilmezzo che preferiamo utilizzare per esprimerci, comunicare e divertirci.
-Cosa potete dirci del nuovo singolo che pubblicherete con in Your Ears netlabel ?
Il singolo che abbiamo scelto s’intitola “Ale”. Si tratta di un brano consonorità moderne, come del resto quasi tutto il disco che pubblicheremo,che tenta di distinguersi dal sound che si sta delineando con le nuoveproduzioni trap o hip hop new school. Insomma, cerchiamo di inquadrare ilnostro sound, il nostro stile e la nostra attitudine. Il brano si basa su unequivoco: Ale potrebbe essere una persona o la nostra città (Alessandria),ognuno è libero di interpretare il brano come meglio crede.-Come procede la produzione del nuovo album Stiamo per concludere. I beat sono ultimati da tempo, stiamo perfezionandole registrazioni e stiamo curando mixaggio e masterizzazione dei brani. Nonvediamo l’ora di fnire del tutto e non ci sembra vero di essere quasi altraguardo. Questo album è stato pensato alla fne del 2014 (periodo in cuiabbiamo interrotto i concerti dal vivo), pensato defnitivamente nel 2015 erealizzato materialmente nel 2016. Certo, abbiamo i nostri tempi, maabbiamo preferito fare le cose con calma, con stile e puntando sulla qualitàsenza badare al tempo che avremmo dovuto impiegare.
-Ci raccontate il vostro percorso di autoproduzione ?
Il nostro percorso di autoproduzione trova radici tra il 2000 ed il 2010.Ognuno di noi ha avuto le sue esperienze e le sue occasioni. Ora nel 2017possiamo essere orgogliosi del fatto di avere un nostro studio diregistrazione e produzione e quindi ci afdiamo a noi stessi per produrre lebasi musicali e per registrare ed editare il suono. Alcuni di noi hannofrequentato o stanno frequentando corsi specifci e vivono lavorando inquesti ambiti. Quello che possiamo dire a tutti i rapper più giovani è diessere coraggiosi e di rimboccarsi le maniche. È assolutamente giusto esacrosanto “farsi le cose da soli” (do it yourself qualcuno diceva) peròbisogna ricordarsi di puntare sempre al massimo, di studiare, di fare praticae di non smettere mai di essere umili e curiosi.
-Cosa pensate dell’attuale panorama rap italiano ?
Pensiamo che ormai la cultura hip hop e la musica rap siano incontaminazione con altre culture e altri generi musicali. La cosa che si puòfare è cercare di essere veri, di essere se stessi senza aver paura di ciò chesi vuole dire o fare. Esprimere un giudizio sulla scena attuale è moltocomplicato viste le continue new entry e i continui cambi di rotta dello stile“del momento”. Possiamo dire che all’interno dei vari floni di rap italianonotiamo molte similitudini fra artisti “concorrenti” e pensiamo che questomodus operandi possa portare ad una saturazione di un flone piuttosto chedi un altro. Rinnoviamo dunque l’invito ad essere se stessi e a produrremusica con il proprio stile e che si diferenzi dalle produzioni del resto dellascena.
-Come potete descrivere la vostra città ?
La nostra città a livello culturale e a livello musicale è una piccola realtà espesso i concerti o le iniziative inerenti a questi ambiti sono organizzate darealtà indipendenti simili alla nostra. Vale quindi la “regola” di cui parlavamoprima… devi costruire o organizzare tu stesso ciò che vorresti vedere.Purtroppo è una condizione che nel tempo abbiamo verifcato esserepresente in tutte le piccole realtà di provincia. Forse è proprio da questecondizioni che nasce e cresce la voglia di essere indipendenti e potersi farele cose da soli. Come diciamo nel brano in esclusiva per IYE proviamo unodio/amore per questa città da cui, comunque, non riusciamo a staccarci.
-Il rap può ancora essere un linguaggio di lotta ?
Premettiamo che siamo amici di gruppi o rapper che hanno fatto la storia del“rap di lotta” in Italia e che li rispettiamo al 100%. Pensiamo però che,specialmente in questo momento storico, il rap abbia preso una stradatroppo distante da quella che fu la strada del rap militante. Pensiamo perciòche quest’ultimo “stile” di rap nel nostro paese abbia perso l’efcacia cheaveva nei primi anni ’90 e oltre. Teorizziamo dunque che in questo periodospecifco ci sia bisogno di un rap culturale e serio che siacontemporaneamente in grado di parlare un linguaggio fruibile a tutti e chesappia musicalmente tenere testa a ciò che sono le produzioni“commerciali” e main stream. In conclusione sì, pensiamo che possa essereancora un linguaggio di lotta ma in maniera più ampia. Ogni ragazzo oragazza che si avvicina all’hip hop ha la sua lotta, la sua sfda da afrontare,la sua battaglia da vincere. Fare tutto ciò utilizzando musica e rime comearmi è sicuramente la via migliore da intraprendere.-Progetti futuri ?Il progetto principale resta la conclusione e la massima difusione del disco“Dream Sellers”. Uscirà il primo video ufciale (dell’omonimo brano DreamSellers) il 30 gennaio sul nostro canale youtube. Sono previsti altri dueofcial video per questo album e col tempo usciremo con merchandise,copie fsiche del disco e brani acquistabili su tutte le maggiori piattaformedigitali che si occupano di vendita. Contiamo inoltre di poter presentarequesto lavoro sul maggior numero di palchi possibile. Quello che verrà dopoDream Sellers è tutto da vedere..
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Grazie In Your Ears e grazie soprattutto a Massimo per la sua serietà edisponibilità!
Download : http://www.iyelabel.com/iye-18-ale-seri-al-rappers/
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