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Recensione : Starè Mèsto – Punto Di Fuga

I Starè Mèsto debuttano con un album compatto, coerente e convincente.

Starè Mèsto – Punto Di Fuga

Gli emiliani Starè Mèsto (Enrico Bongiovanni, Tom Lampronti, Giovanni Sassu, Ruggero Calabria), preso il nome dal quartiere più antico di Praga (dove nel XII secolo si stabilirono, gli uni accanto agli altri, italiani, ebrei, tedeschi e borgognoni), debuttano sulla lunga distanza con gli otto brani (fra cui una cover dei Diaframma) di questo Punto Di Fuga. Il lavoro, rilasciato da I Dischi Del Minollo, si concentra su un rock alternativo che mescola insieme anni ’90, post rock e cantautorato.

Le energiche chitarre elettriche di Thalia (in mezzo a cui si nasconde un cantato in stile Massimo Volume), nascondono brevi momenti di distensione e delicatezza, prima di cedere il passo al riflessivo, malinconico e crescente svilupparsi dell’intensa Racconto Di Primavera (ai cori compare Igor Tosi dei Devocka). L’intensa emotività della dilatata e coinvolgente Menodizero, trascinando nel suo amaro mondo di disillusione, lascia spazio allo spigliato correre dell’urgente Riparo, mentre la rivisitazione (più lenta e pensierosa) di Cielo D’Africa dei Diaframma introduce il disteso (ma mai sereno) evolvere di Le Mani. Canzone Della Torre Più Alta, infine, liberamente ispirata all’omonima poesia di Arthur Rimbaud, corre veloce tra basso costante, batteria e chitarre spesso delicate, aprendo al mesto muoversi della conclusiva Ultima Cena (atmosfere cupe, chitarre in esplosione, testo cantato/recitato).

I Starè Mèsto debuttano con un album compatto, coerente e convincente. Le sonorità si rifanno in maniera piuttosto forte al rock alternativo italiano di metà anni ’90, non disdegnando accenni post rock e cantautorali. Il primo nome che viene in mente ascoltando questi otto brani sono sicuramente i Massimo Volume, ma, per la voce e la metrica utilizzata, anche il bergamasco Caso. Nonostante ciò, i pezzi scorrono uno dopo l’altro emozionando e coinvolgendo, riuscendo a delineare una loro propria personalità. Se il vostro cuore è ancora piuttosto vicino alle sonorità di fine millennio, qui c’è pane per i vostri denti.

Tracklist:
01. Thalia
02. Racconto Di Primavera
03. Menodizero
04. Riparo
05. Cielo D’Africa
06. Le mani
07. Canzone Della Torre Più Alta
08. Ultima Cena

Line-up:
Enrico Bongiovanni
Tom Lampronti
Giovanni Sassu
Ruggero Calabria

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