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Recensione : Slowmother – Slowmother I

Con questo primo lavoro i Slowmother riescono a dare un piglio moderno e attuale a un genere come il rock/blues che trovo piuttosto datato e difficile da rinnovare

Gli Slowmother, formazione milanese a due nata nel 2012 nel milanese, debutta sulla breve distanza con i quattro brani, autoprodotti, di questo I Ep. Il sound, grezzo e sanguigno, riprende in maniera interessante e gustosa, la passione per il rock/blues.

L’andamento spedito e arioso di Liar, guidato da batteria incalzante, chitarre sempre pronte ad aprirsi e gustosi inserti d’organo, lascia che a seguire sia il cadenzato esplodere di Lipstick, costruito su linee di chitarra incisive, scure note di basso e un quintale di sudore ed energia.
Lo spirito più pop/post punk della ammiccante Outlaw, invece, facendo del dialogo fra strumenti e voce il suo punto di forza, apre al ritmato blues/rock della conclusiva e più classicheggiante (ma non per questo meno energica e coinvolgente) My Grave.

Con questo primo lavoro i Slowmother riescono a dare un piglio moderno e attuale a un genere come il rock/blues che trovo piuttosto datato e difficile da rinnovare. I quattro brani presentati, infatti, puntando su energia, forte componente melodica e determinazione, riescono a superare i cliché del genere e a creare una propria dimensione. Un disco piacevole, che lascia ben sperare in futuri sviluppi.

TRACKLIST
01. Liar
02. Lipstick
03. Outlaw
04. My Grave

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