Dall’Australia arriva questa gran bel gruppo che ci propone un brit pop molto vicino all’indie rock, con ritornelli killer e tutte le tracce potrebbero essere potenziali singoli.
Ascoltando i Rolling Blackouts Coastal Fever ci si stupisce di quanta freschezza e potenza abbia questo gruppo. Prendete quanto di meglio ci sia stato nell’underground britannico negli ultimi venti anni e mettetelo a disposizione di un gruppo di talento.
Aggiungete un po’ di indie americano e otterrete qualcosa di vicino a questo gruppo. Come successo per i Dma’s l’Australia regala un grandioso gruppo alla causa del rock pop britannico, facendo vedere alla madrepatria quello di cui sono capaci le colonie.
Tutto il disco è pervaso da una grande ispirazione, le canzono sono veloci e ben scritte, possiedono un carattere solare e hanno un gusto buonissimo. Hope Dreams è un meraviglioso debutto di un gruppo che è in giro da anni e che ha fatto molta gavetta, ma che fino a poco prima della firma del contratto con la Sub Pop non era convinto dei propri mezzi.
Sarebbe stato davvero un gran peccato perché questo disco è una delle migliori uscite di quest’anno. Si respira un aria speciale per tutto il disco, perché effettivamente questo disco è diverso da tutti gli altri.
Il gruppo di Melbourne ha scritto negli anni le canzoni e le ha poi incise nell’inverno scappando dal freddo di Melbourne per andare nel caldo del South Wales.
Infatti questo disco è un piccolo pezzo di tepore che ognuno può gustare e tenersi, perché ( quasi ) tutti ci meritiamo di essere abbracciati da un bellissimo disco di pop rock, e dischi come questo danno la sensazione che la musica è una gran bella cosa.
Ci sono momenti di somma goduria in questo disco, la media è altissima, ed infatti la Sub Pop non si è lasciati scappare.
Un’altra perla dall’Australia.
ETICHETTA: Sub Pop \ Ivy League
TRACKLIST
1. An Air Conditioned Man
2. Talking Straight
3. Mainland
4. Time in Common
5. Sister’s Jeans
6. Bellarine
7. Cappuccino City
8. Exclusive Grave
9. How Long?
10. The Hammer
LINE-UP
Tom.
Fran.
Joe W.
Joe R.
Marcel.