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Recensione : The Darts – Nightmare queens

A un anno di distanza dal loro quarto album “Boomerang“, tornano le ammalianti sirene garage/dark/psych rock statunitensi Darts, che a ‘sto giro hanno assemblato una compilation, “Nightmare queens“, che ha visto la luce a metà maggio in formato digitale (e, a breve, anche nei formati fisici classici) attraverso la label francese Adrenalin Fix Music.

La all-girl band originaria di Phoenix, ma oggi di stanza a Seattle (che nel frattempo ha anche annunciato di avere in cantiere uno split single 7″ insieme ai colleghi di scuderia Tsunami Bomb su Alternative Tentacle Records, nonché di tornare in estate in studio di registrazione per incidere un nuovo long playing) rinnova la sua line up (che ruota sempre intorno alla frontwoman e organista Nicole Laurenne, adesso accompagnata da Lindsay Scarey al basso e backing vocals, Rebecca Davidson alla chitarra e backing vocals, e il ritorno alla batteria di Rikki “Styxx” Watson) per affrontare tour – al di qua e al di là dell’Atlantico – sempre più lunghi e gratificanti, infuocati concerti durante i quali – specialmente in Francia – il quartetto ha composto i due brani inediti contenuti in questa compila, ossia l’opener “Get spooky” e “No love“, che aprono le danze nell’ormai collaudato Darts style: frizzante garage rock guidato dall’esuberante organo Farfisa di Nicole (che, dal canto suo, ha anche avviato, da poco tempo, un percorso solista col moniker Black Viiolet, caratterizzato da una impronta chanteuse pop con venature jazzy/soul/lounge, matrici sonore totalmente differenti da quello della band madre).

Ma “Nightmare queens” è stata pensata per essere più di una semplice raccolta (la cui copertina è stata realizzata dall’artista belga Gilles Deschamps) perché è stata realizzata una operazione di recupero di pezzi provenienti dai primissimi lavori delle Darts (il primo Ep omonimo del 2016, dal quale è stata ripescata “Revolution“; il secondo Ep dell’anno successivo, che ripropone “My heart is a graveyard” e “Kiss of fire“; il primo full length “Me. Ow.” da cui sono state riprese “The cat’s meow“, “Slay me” e “I made a wish“, e infine il secondo Lp “I like you but not like that“, il primo uscito per la label di Jello Biafra, e che qui riporta “Breakup makeup“, “My way“, “Don’t hold my hand” e “Love u 2 death“) da parecchio tempo sold out e fuori stampa, ricompilati dalla wishlist di Nicole, e il vecchio materiale si amalgama alla perfezione col nuovo, creando una sorta di ideale ponte che collega il passato al presente, dove l’asprezza garage punk viene giusto mitigata quel tanto che basta dalla melodia e ballads sui generis per rendere la pietanza sonica più variegata e meno monocorde.

Le streghette noir monelle sono pronte ancora una volta ad attirarvi nella loro tela e rapire i vostri cuori, sicure di non fare prigionieri. Perché resistere? Lasciatevi incantare da queste muse e dalla trascinante e sensuale energia dai (quasi) quaranta minuti di questo disco, trasformeranno i vostri incubi in desideri peccaminosi.

Get Spooky

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