MEGAN IS MISSING
Tornano a darci calci nel culo i Megan Is Missing con il nuovo ep intitolato “Depression is a fashion” fuori per Controcanti Produzioni. Rispetto al primo “First cuts” il quartetto napoletano diventa musicalmente ancora più affilato e cattivo, la già poca pietà del disco precedente è totalmente scomparsa, e il futuro è davvero qualcosa che non si può conoscere, ma anzi è un oggetto contundente che sta puntando la nostra testa.
I Megan Is Missing sono uno dei pochi veramente punk hardcore in Italia, un punk hardcore con tanto grunge e tanto noise, cattivo, sgraziato e disgraziato. Le chitarre distorte sono di altissimo livello, la voce particolarissima è un rasoio affilatissimo che scorre lussurioso sulla nostra pelle, la sezione ritmica cuoce il tutto come la base in un cucchiaino.
I loro pezzi scorrono nell’alveo del punk hardcore, ma c’è tanto di più, dal noise al grunge il tutto cementato da una rabbia genuina e non costruita, una voglia di far casino per sottolineare il disagio e la voglia di venirne fuori, con un suono che riprende molti elementi dalla tradizione punk hardcore, mischiandola a quella americana più contaminata da grunge e noise, per un grande risultato che conferma e supera quanto di buono fecero con il loro primo ep.
Velocità, distorsione e una visione molto realistica e senza futuro,
FIORI
Tornano i Fiori, gruppo torinese composto da nomi musicali noti, come il bassista e cantante Luca Pisu dei Fratelli di Soledad, Giuseppe Azzariti alla batteria e Sandro Serra alla chitarra e voce aggiuntiva due membri dei defunti Titor, gruppo che terminò nel 2016 la sua bellissima traiettoria musicale in campo punk hardcore, e che recentemente hanno fatto alcuni concerti. “Distinti saluti” è autoprodotto ed è un disco bellissimo, con una dose meravigliosa di dignità, e come certi dischi di tanti anni fa, prova a far ragionare chi lo sente, stimolando l’ascoltatore con un suono noise punk che tocca sia Washington DC che Minneapolis come Torino.
Lo spirito di questo lavoro è rappresentato benissimo dal bellissimo rifacimento di “Meri Luis” di Lucio Dalla, un testo bellissimo che è pienamente nelle corde dei Fiori, con il loro semplice e fondamentale messaggio di riprenderci le nostre vite, pezzo per pezzo, prezzo per prezzo, senza lasciarsi piovere addosso la nostra vita, e andare, andare. Tutto il lavoro è percorso da un’eleganza stilistica e testuale che è elettrica, fa ragionare, ci atterrisce, è ora ucronia, ora provare a toccare il futuro per sentirne la forza, guarda dentro il nostri animo diviso fra Caino ed Abele, parla di tantissime cose trattandole sempre in maniera adeguata e profonda.
Un disco così poteva venir fuori solo a Torino, città che è sempre riuscita a cogliere molte dinamiche musicali e di vita. Lo scorrere di “Distinti saluti” è un punk noise molto tagliente e vivo, bello carico e che si fa comprendere molto bene, forse ancora più tagliente che anni fa, una voglia estrema di sincerità, guardando al passato per adattarlo ai giorni nostri come in “Distinti saluti” che è un pezzo clamoroso che si pone a pieno titolo nella tradizione hc torinese.
Ci sono poi momenti di una sensibilità incredibile come la strumentale e finale “Occhi”, come un finale di un film, che lascia aperto ad un futuro, o l’ultimo tramonto sula terra, finale. Disco ricchissimo, di una bellezza quasi dolorosa, con un cantato che tracima con testi che ti toccano dentro, parla di noi e ci si mette tutti in discussione, come dovrebbe fare un disco che non è solo intrattenimento.
Un disco che come quelli di un certo tempo, ti rimanevano dentro e non smettevano di lavorare, macinando e crescendo, crescendo.
Commozione, eleganza e bellezza, ma sopratutto dignità di essere quello che siamo, che è la cosa più importante.
PERCOSSA FOSSILE
I Percossa Fossile sono un gruppo nato a Padova nel 2012 e “Magnitudo” è il loro debutto discografico pubblicato da Go Down! Records. Il gruppo viene fuori dalla scena alternativa di Padova, cercando di andare oltre nelle ricerca musicale, e si è fatta le ossa in concerti e rave, riuscendo a modulare un suono libero e senza pregiudizi artistici. “Magnitudo” è un disco di musica molto libera, che vaga fra prog, post punk, grunge e la musica free che si era espansa molto nei passati anni settanta.
Il risultato è molto vario, veloce, libero, complesso e molto interessante. I Percossa Fossile mettono in musica e parole i tumulti interni, i terremoti che quotidianamente sconquassano il nostro io, le scosse telluriche di minore o maggiore intensità che modellano il nostro ego e il nostro modo di affrontare il mondo esterno.
Il disco riprende molte istanze musicali e riesce a fonderle molto bene in una forma dinamica, tecnica e molto piacevole da ascoltare. Una cosa che si è persa dell’ascoltare musica è la sorpresa, ovvero moltissime cose in questa epoca sappiamo già come suonano ancora prima di ascoltarle, anche per colpa nostra perché vogliamo che quel gruppo suoni così, e vogliamo quel genere preciso, qui no. In questo disco tutto fluttua libero e nervoso, non ci sono imposizioni sonore o generi da seguire in maniera ortodossa, qui proprio come nei nostri pensieri incontriamo il disordine e le altalene, le curve e gli spigoli.
Nel suono dei Percossa Fossile ci sono sia elementi di anni fa come il prog e certo post punk, ma la loro formula risulta essere molto fresca e moderna, il trio padovano ha fatto proprio un bel disco che lascia tutto all’immaginazione, e ti fa andare in giro per te stesso e per il mondo esterno, che sarebbe poi lo scopo della musica, “Magnitudo” è un disco distorto, melodico, piacevole, contorto, semplice e al contempo stratificato proprio come siamo noi.
Un suono particolare per un gruppo che è nato per essere fuori da qualsiasi gregge musicale e che promette molto bene.