Lowcityrain – Lowcityrain

“LowCityRain” è un lavoro davvero riuscito e in grado di appagare sia i nostalgici degli anni’80 sia gli estimatori delle band che al giorno d’oggi meglio ripropongono tali sonorità

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Markus Siegenhort è un musicista tedesco piuttosto noto nella scena metal tedesca grazie alla sua intensa attività che lo ha visto protagonista, negli ultimi anni, di diversi progetti, tra i quali Lantlos è sicuramente il principale con il suo intrigante mix tra black e post-metal.

Con LowCityRain, Markus cambia decisamente rotta andando a riscoprire le sonorità new wave che negli anni ’80 si erano impadronite della scena musicale europea, riuscendo a non apparire neppure troppo simile a qualche band in particolare, forse proprio perché, grazie al suo background metal, inconsciamente riesce a conferire anche ai brani più orecchiabili un velo d’inquietudine e di malessere esistenziale che traspare in maniera ancor più evidente dai testi.
Questo lavoro cresce in maniera esponenziale dopo diversi ascolti, proprio perché, dietro ad un’apparente orecchiabilità, si cela una profondità emotiva in grado di creare un affascinante contrasto con i ritmi vagamente danzerecci che contraddistinguono gran parte dell’album.
La voce del musicista tedesco è un po’ monocorde, e il difetto emerge maggiormente quando i brani si indirizzano su versanti più adatti ad una timbrica capace di una maggiore enfasi (I Don’t Know Myself) rispetto al pacato incedere del nostro.
Non è un caso se, alla fine, il brano migliore del lotto è Nightshift, che si avvale, oltre che di una dinamicità e di una ritmica più decisa rispetto al resto della tracklist, anche della voce di Andy Julia dei Soror Dolorosa.
Nel complesso, però, LowCityRain è un lavoro davvero riuscito e in grado di appagare sia i nostalgici degli anni’80 sia gli estimatori delle band che al giorno d’oggi meglio ripropongono tali sonorità; Markus Siegenhort, con questo suo progetto ci dimostra che è possibile produrre nel 2013 dischi credibilmente intrisi dei sapori e degli umori della new-wave, senza che il risultato finale appaia solo come una riproduzione calligrafica di quanto composto dai maggiori protagonisti di quell’epoca.

Tracklist:
1. You Are Everyone You Are Everywhere
2. Grey View
3. I Don’T Know Myself
4. Numb
5. Phantom
6. Nightshift
7. Vulnerable Now
8. Your Eyes and the Sea

Line-up:
Markus Siegenhort

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