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Recensione : Lemeleagre – Atlante

Lemeleagre - Atlante: Lemeleagre sono quattro ragazzi (Alan, Barbara, Jacopo e Silvio) che con la musica hanno a che fare da tempo. Esistono d...

Lemeleagre – Atlante

Lemeleagre sono quattro ragazzi (Alan, Barbara, Jacopo e Silvio) che con la musica hanno a che fare da tempo. Esistono dal lontano 1999 e, ora, aiutati da Simone Lalli (Autobam, Elec), Oliviero “Olly” Riva (Shandon, The Fire) e Roberto “Tax” Farano (Negazione) ritornano di fronte al giudizio del pubblico con questo Atlante.

Ad aprire ci pensa la titletrack, Atlante, con il suo mood deciso e determinato, fra strofe tese e ritornelli molto orecchiabili. Sub, subito dopo, non perde colpi e, leggermente più solare nei suoni, esplode su un fitto tappeto di basso. La morale, ha un’intro che sa tantissimo di Tool, ma subito si vira su un rock più stilizzato e di facile ascolto mentre Giordano, un po’ più “stile ballatona”, si apre, nei ritornelli, ad ampi spazi sonori. Se Voglio di Più, fedele cover degli Angeli, è dannatamente tirata ed efficace e Van prosegue sulla stessa scia, invece, Puro/Impuro, smorza i toni, ricollegandosi a Giordano e caratterizzandosi per una maggior dolcezza melodica. La Chiesa Dei Morti Viventi, con forza violenta, rimette in campo energia e rabbia, fino a esplodere completamente nel finale. Trementina scorre a testa alta, proponendo un ritornello super-orecchiabile e convincente (forse il pezzo migliore del disco). L’Altra, più ritmica nelle strofe, lascia spazio alle chitarre nei ritornelli mentre Tormenta, con grande forza d’urto, colpisce a fondo. Infine, Affidavit, molto più tendente al pop e alla melodia, conclude su toni più morbidi.

Lemeleagre mettono insieme dodici pezzi convincenti. Sono canzoni abbastanza personali e interessanti; in bilico tra orecchiabilità, immediatezza ed energia. Le coordinate sonore oscillano tra il pop-punk e il rock alternativo e nonostante vi siano alcuni momenti che possono apparire sottotono, la media complessiva è comunque sopra la sufficienza di un paio di gradini. Insomma, un disco che vale la pena ascoltare, che si lascia ascoltare.


TRACKLIST:
01. Atlante
02. Sub
03. La Morale
04. Giordano
05. Voglio Di Più (Angeli)
06. Van
07. Puro/Impuro
08. La Chiesa Dei Morti Viventi
09. Trementina
10. L’altra
11. Tormenta
12. Affidavit

Lemeleagre - Atlante

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