Il mio primo approccio ai 10 brani di questo album e’ stato senza dubbio piuttosto straniante; il gruppo infatti si fa ricordare sopratutto per l’incredibile ecletticita’ della sua proposta nella quale convivono senza stridere i piu’ svariati stili musicali.
La diversita’ fra un brano e l’altro ,in taluni casi eclatante,e’ inizialmente spiazzante ma,con il trascorrere degli ascolti , diviene una piacevole e stimolante consuetudine.Addentriamoci quindi con curoisita’ nei brani dei Joe Leaman incontrando ,ad aprire la scaletta, “Alice’s daydreamin'” nel cui incidere ho riscontrato piu’ d’una similitudine con il sound incendiario degli indimenticabili Hypnotics.Altri pezzi di assoluto valore sono,a parere di chi scrive,”Sweet” nel quale si distinguono chiari richiami al miglior pop scozzese di scuola Postcard;”Free karate” con accenni ai R.E.M. piu’ briosi;”Fat people are not always happy…” che farebbe la sua ottima figura su di un album di Mark Lanegan e “Boogienning” dove sembra di riascoltare un duetto fra Natalie Marchant e Michael Stipe su di un album dei 10000 Maniacs.
A chiudere il cerchio e’ delegata “Everything makes a big noise fallin'”,quasi minuti di delirio rumoristico fra Suicide,Velvet Underground e Sonic Youth.Tirando le somme due piccoli particolari mancano a “truly got fishin'” per poter essere considerato un album fondamentale:la mancanza di un pezzo davvero memorabile e il difficilmente digeribile brano finale ;cosi’ com’e’ si tratta “soltanto” di un ottimo disco.