Recensione : Los Texao – El Sonido Niebla de Los Texao
I Los Texao fanno rivivere, con grande maestria, un periodo davvero aureo della storia della nostra musica e, per quanto mi riguarda, è bellissimo perdersi in questo incantesimo.
Una fra le mie (tante) forme di autismo mi porta a legare – a tratti forzando la mano – i miei ascolti musicali all’altra mia grande passione, il gioco del calcio. Per esempio adesso sto pensando al Perù, ad un caldo pomeriggio del 1982, esattamente il 18 giugno, nel quale a Vigo si affrontarono la nazionale italiana e quella peruviana per un match valevole per il primo girone eliminatorio del campionato del mondo.
La nazionale andina, vestita nella sua magnifica divisa bianca con striscia diagonale rossa, era piena di talento e, a cinque minuti dalla fine, pareggiò – meritatamente – quella partita. Il dodicenne che ero allora tutto avrebbe immaginato fuorché che in quella nazione, così geograficamente lontana, potesse essere esistita una scena rock (nel senso più ampio del termine) tanto fervida quanto si evince dai solchi di questo disco e da quelli di molte altre raccolte che nel tempo ho avuto la buona ventura di ascoltare. Ma parliamo più specificatamente dei Los Texao band dalla vita artistica breve (furono attivi dal 1968 al 1971), ma dall’ispirazione ardente e appassionata.
Ci pensa, nell’anno del signore 2025, la Munster Records a fare rivivere, grazie a questa ristampa, l’intera stagione di un gruppo che vale davvero la pena ascoltare e riscoprire. La scaletta si apre con Stone un brano psych/space dalle forti tinte lisergiche al quale fa seguito La Pelea del Gobernador che riesce nel non agevole intento di far convivere psichedelia e suoni tipicamente latini. Con Pobre Gato le atmosfere si fanno soavi, malinconiche e sognanti mentre un languore oppiaceo ammanta Nada de Nada; ma il top deve ancora venire ed i nostri lo raggiungono con le vibranti cosmiche suggestioni contenute in Swarlb.
Coge Mi Mano è il brano più “tradizionalmente” beat della raccolta mentre tocca a No Time introdurci in magiche fascinizzazioni freakbeat. I Los Texao fanno rivivere, con grande maestria, un periodo davvero aureo della storia della nostra musica e, per quanto mi riguarda, è bellissimo perdersi in questo incantesimo.
Los Texao – El Sonido Niebla de Los Texao
TRACKLIST
1. STONE 02:30 2. LA PELEA DEL GOBERNADOR 04:34 3. POBRE GATO 02:12 4. NUNCA CAMBIAS 04:42 5. NADA DE NADA 02:40 6. ALGÚN DÍA 03:28 7. SWARLB 02:42 8. SOOKIE SOOKIE 03:11 9. COGE MI MANO / GIMME LITTLE SIGN 03:22 10. NO TIME 03:11
Il Santo
Luca, conosciuto come Il Santo, è un appassionato di musica, lettura e calcio. Il suo soprannome non deriva da motivi religiosi, ma è ispirato al personaggio Simon Templar interpretato da Roger Moore in una famosa serie televisiva. Gli piace ascoltare musica di ogni genere, dal rock al pop, e pensare con la propria testa. Apprezza sia l'aspetto sublime che quello terrificante della vita. Per quasi dieci anni ha gestito il miglior negozio di dischi della Liguria, "Distorsioni" a Varazze, che ha supportato la scena musicale underground. Partecipa al podcast "In Your Eyes" dove condivide le sue idee in modo schietto e sincero.
Questi due pezzi dei Mooon non fanno che rinsaldare l’ampia credibilità costruitasi negli anni e che fa di loro una delle formazioni più credibili nel rinverdire i fasti del dutch beat.
Nati a Vancouver, Canada, nel 2014, i Bad Beats hanno dato vita a una propria interpretazione infuocata del garage rock degli anni ’60, con tre LP pubblicati dall’etichetta tedesca Soundflat Records che mettono in mostra il loro sound.