Kawir – Father Sun Mother Moon
Questo è un altro gran bell’episodio della storia fiera e dura di questo gruppo ellenico
Questo è un altro gran bell’episodio della storia fiera e dura di questo gruppo ellenico
Perchè le siringhe ci sono e ci saranno sempre.
Tutto può essere messo in musica, per tentare di dare un senso a questa dannata confusione che ci attanaglia sempre più, e dalla quale riusciamo a liberarci solo con musica come questa.
I Vargarost fanno un black metal originale e quasi folk, con molte citazioni ed altrettante ottime idee.
After Us è forse il disco più diretto della loro discografia, un gradino ancora più alto di una già magnificente produzione.
Dissacrante e rumoroso quartetto che sforna un interessante e ben strano concept album su sessanta anni di cultura televisiva, che è poi l’italica cultura.
Il suono delle Vivienne The Witch è semplice ma ha dentro di sé molte cose, innanzitutto una gran carica, con quella melancolia tossica tipica del grunge, che lascia appagati e spaesati proprio come una sigaretta.
Death metal con intarsi sinfonici e fortissime influenze black metal, il tutto fatto con grande potenza e passione.
In confronto a tanti gruppi indie, i Polar For The Masses hanno un tiro molto più potente ed incisivo, offrendo diverse soluzioni per uno svago musicale intelligente.
Libro potente e stradaiolo sulla Val Susa ed il suo fondamentale movimento, ma soprattutto sui moderni emarginati ed il loro disagio.
I norvegesi Blodsmak hanno compiuto un piccolo miracolo sonoro, poichè sono riusciti a fare un qualcosa che si può avvicinare alla strana definizione di metal pop.
Un disco praticamente perfetto, un’opera incentrata sul serpente Set che sta dominando il mondo, un suono che come un serpente si snoda e torna su stesso, per alzarsi verso il cielo.
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