iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : I Giorni Dell’assenzio – Immacolata Solitudine

Un debutto riuscito e una band promettente

I Giorni Dell’assenzio – Immacolata Solitudine

I Giorni Dell’Assenzio, band abruzzese composta da Mattia De Iure, Tania Gianni e Mauro Bucci, dopo un paio di anni passati a suonare in saletta e su molti palchi, debuttano per Ridens Records con gli otto brani di Immacolata Solitudine. Il sound proposto è un riuscito indie/alternative rock che guarda molto agli anni ’90.

L’apertura dell’opera è lasciata in mano al veloce e graffiante correre di Simulacro (ottimo l’affiatamento fra i vari strumenti), mentre il compito di proseguire è nelle mani dello spirito blues/hard rock di Gigante (decisamente incisivo il riff di chitarra) e dell’emotività delicata della morbida Rivoluzione.
Gli assalti di chitarra di Radioattività, invece, scombinando e rinvigorendo l’introversione delle sue strofe, introduce la più che coinvolgente Immacolata Solitudine e il sound più disteso e arioso di Eveline.
Indi(e)feso, infine, tra stop’n’go e chitarre grasse, cede spazio all’intensità crescente della conclusiva e avvolgente Maleamore.

Con questi otto brani il power trio abruzzese dimostra di avere idee ben chiare e precise. L’album scorre veloce e, grazie alle buone melodie, alla forza d’impatto degli strumenti e ai testi mai banali, regala ben più di qualche momento interessante. Un debutto riuscito e una band promettente.

Tracklist:
01. Simulacro
02. Gigante
03. Rivoluzione
04. Radioattività
05. Immacolata Solitudine
06. Eveline
07. Indi(e)feso
08. Maleamore

Line-up:
Mattia De Iure
Tania Gianni
Mauro Bucci

I GIORNI DELL’ASSENZIO – Facebook

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
No Comments

Post A Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Liede – Stare Bravi

L’intero disco, escluso qualche piccolo momento di fiacca, si fa notare per la buona qualità complessiva e per la presenza di almeno un paio di fiori all’occhiello

Phidge – Paris

Un disco per nostalgici, forse, ma di quelli ben fatti e in grado di mantenere una propria personalità

Psiker – Maximo

Con questi dieci brani, Psiker costruisce un ampio e personale tributo all’elettro pop italiano di fine anni ’90