Il lavoro prende forma a partire dalla tensione latente di Zittern (prima mostra le unghie, poi si nasconde dietro sonorità tenui e lontane, infine esplode) e dal cerebrale svilupparsi di Cerveaux De Familles (impulsi schizofrenici, sonorità gravi, nervosismo diffuso). 4QSO, con il suo violino storto che si insinua tra i colpi di batteria e il cantato/parlato, porta in sé il germe degli Shellac, mentre l’ansiosa Montroyal, tenendoci costantemente con il fiato sospeso, ci lascia in balia delle grasse e sporche deflagrazioni di Chens Deguises. So Noise, sul finire, completamente isterica e fuori di testa, introduce le terrificanti e disperate urla di violino della conclusiva La Porte De La Fontaine.
I sette brani dei Filiamotsa, generati a partire da una strumentazione piuttosto inusuale, attirano l’attenzione e incuriosiscono. E’ certamente facile riconoscere da quali band siano stati influenzati i tre musicisti, ma il risultato finale è sicuramente degno di nota.
Tracklist:
01. Zittern
02. Cerveaux De Familles
03. 4QSO
04. Montroyal
05. Chens Deguises
06. So Noise
07. La Porte De La Fontaine
Line-up:
Emilie Weber
Anthony Laguerre
Philippe Orivel
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