Gli Australasia sono un duo nostrano che, con l’Ep Sin4tr4, fa il suo esordio all’insegna di un elegante post-rock strumentale.
Gian e Rico, in poco più di venti minuti mettono in scena la loro devozione per mostri sacri della musica da film quali Ennio Morricone e Angelo Badalamenti da una parte, e campioni del post-metal come Cult Of Luna e Isis dall’altra, ottenendo un risultato che miscela in maniera esemplare i diversi input stilistici.
La forza di Sin4tr4 risiede, forse, anche nel suo dono della sintesi, ma immagino che anche qualche brano in più non avrebbe appesantito più di tanto una proposta che non mostra particolari momenti di stanca; partiture sognanti ed eteree vengono sferzate in maniera naturale da blast-beat e chitarre di matrice black, in maniera analoga, se vogliamo, ad una altra fonte di ispirazione dei nostri quali gli inevitabili Alcest.
Spine e, in particolare, Retina, sono i due episodi che spiccano sul resto del lavoro, forse perché il mio retaggio estremo mi fa preferire, non a caso, i momenti in cui le accelerazioni spazzano via delicati arpeggi di chitarra o liquide tastiere, mantenendo ugualmente elevato il pathos melodico dei brani.
Anche se, come ho già avuto occasione di affermare in situazioni analoghe, la musica esclusivamente strumentale, alla lunga, rischia di pagare il conto all’assenza di un elemento trainante come la voce, questo lavoro degli Australasia è davvero inattaccabile sotto diversi aspetti e fa presagire sviluppi molto interessanti per il futuro della band.
Track list :
1. Antenna
2. Spine
3. Apnea
4. Scenario
5. Satellite
6. Retina
7. Fragile
Line-up :
Gian
Rico