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Recensione : Anudo – Zeen

Zeen si può tranquillamente annoverare come un gioiello dell'elettronica italiana contemporanea

Elettronica ed oltre, con un cuore pulsante e suonato.

Gli Anudo sono tre, un matematico con la passione per la fisica acustica, un cantante rock sperimentatore sonoro e un pianista classico ex punk e ora produttore. Tutto ciò si può sentire nel loro suono, un elettropop molto originale ed inedito in Italia, una formula sonora ipnotica e magmaticamente matematica, con circoli e ricircoli, matematica e cuore. Anticipato da due singoli del 2015 che hanno girato molto in radio, Zeen è stato registrato e poi masterizzato a Londra da John Davis, ingegnere del suono che ha collaborato con Led Zeppelin, Prodigy e tanti altri. Questo tocco inglese conferma la tensione e la caratura internazionale di questo disco, esposto alle influenze berlinesi come a molte cose inglese e anche al french touch senza mai dimenticare la melodia italiana. Zeen si può tranquillamente annoverare come un gioiello dell’elettronica italiana contemporanea, come Go Dugong, Aucan ed altri. Forse gli Anudo sono i più profondi e strenui ricercatori di una melodia, di una linea sonora che generi meraviglia nell’ascoltatore e che deflagri in piacere. Non per nulla hanno vinto la BiennalMArteLive, guadagnandosi il diritto ad essere prodotti dalla loro attuale etichetta. Meraviglia.

TRACKLIST
1.Forest (Everytime)
2.That’s
3.Just
4.All we are
5.Deep
6.Lovers
7.Nit
8.Ken
9.Fools
10.Dressing

LINE-UP
Giacomo Oro – Voce, Elecronics, Percussioni, Chitarra
Daniele Sciolla – Voce, Electronics, Percussioni, Synth
Federico Chiapello – Voce, Electronics, Percussioni, Basso

ANUDO – Facebook

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