iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : Young Hare – Unbreak My Heart

Cercate questo disco, perché merita di essere conosciuto.

Young Hare – Unbreak My Heart

I tedeschi Young Hare (Martin Pfanzer, Marc Krause), formatisi nel 2011 e con già all’attivo almeno un paio di 12”, debuttano sulla lunga distanza con Unbreak My Heart. Il disco, in uscita per Altin Village Records, Mine Records e Unbreak My Heart Records, si compone di nove brani incentrati su un’elettronica calda e pacata.

Don’t Be Cruel dà il via all’opera mutando da tempi lenti ad altri ben più ritmati e coinvolgenti, mentre Sienna, costellata da voci eteree (piuttosto vicine ai Sigur Ròs), accarezza con il suo mix di ritmo e melodia, prima di introdurre l’incalzante batteria (intervallata da synth) di Isla Nubla. Sure, tra percussioni, andamento cerebrale e voglia di ballare, lascia spazio al breve introdurre di The World We Are e al timido crescere e fiorire di Cao Lau. Le atmosfere di Rio Doro, infine, delineando mondi essenziali ma coinvolgenti (soprattutto in quelli che quasi sembrano ritornelli), cede il testimone ai synth affascinanti dell’emotiva Pond Life e al più malinconico chiudere della calda e riflessiva Isle Of Emotions.

Con questo Unbreak My Heart, gli Young Hare dimostrano di avere talento da vendere. Il duo tedesco, infatti, mescolando con sapienza, ritmo, melodie ed emozioni, dà vita ad un calore elettronico che merita di essere notato. Cercate questo disco, perché merita di essere conosciuto.

Tracklist:
01. Don’t Be Cruel
02. Sienna
03. Sure
04. Isla Nubla
05. The World We Are
06. Cao Lau
07. Rio Doro
08. Pond Life
09. Isle Of Emotions

Line-up:
Martin Pfanzer
Marc Krause

YOUNG HARE – Facebook

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
No Comments

Post A Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Liede – Stare Bravi

L’intero disco, escluso qualche piccolo momento di fiacca, si fa notare per la buona qualità complessiva e per la presenza di almeno un paio di fiori all’occhiello

Phidge – Paris

Un disco per nostalgici, forse, ma di quelli ben fatti e in grado di mantenere una propria personalità

Psiker – Maximo

Con questi dieci brani, Psiker costruisce un ampio e personale tributo all’elettro pop italiano di fine anni ’90