Classe 1990, Yaya Bey cresce nel cuore pulsante del Queens, respirando fin da piccola la musica del padre, il rapper Grand Daddy I.U., tra i fondatori del leggendario collettivo hip hop Juice Crew. Con queste premesse, è quasi scontato che l’infanzia abbia tutti gli elementi di un copione di Spike Lee: il matrimonio difficile dei genitori, divorzio annesso, lo spaccio di marijuana, il difficile rapporto con la scuola e perchè no, anche l’arte di strada.
Fa il suo ingresso ufficiale nel mondo della musica scrivendo per altri, finché nel 2016 scrive, interpreta e produce il primo mini-album interattivo, “The Many Alter-Egos of Trill’eta Brown”. Su quel lavoro estremamente sperimentale e grezzo la Bey ci lascia un pezzo di anima, attraendo da subito alcuni tra i migliori produttori della grande mela, che vogliono a tutti i costi la voce profonda di Yaya incisa sui loro dischi.
L’album di debutto arriva nel 2020 con “Madison Tapes”, delicatissima raccolta di testimonianze sull’intimità femminile. “Remember Your North Star” è invece il suo magnum opus, un diario più che un album, scritto tra le lacrime per raccontare le disperazioni di una donna nera nell’industria discografica statunitense, narrate su un tappeto di jazz, soul e R&B. Nel 2024, poi, un disco inatteso, “Ten Fold”, nato dall’esigenza di affrontare il dolore per la morte del padre, ma è nel 2025 che arriva il suo disco forse più maturo: “Do It Afraid”, uscito su etichetta Drink Sum Wtr.
Gli ingredienti principali della ricetta di Yaya sono una bella spalmata di R&B su una fetta calda di hip hop, con un pizzico di dance e neo soul che danno sapore a un piatto squisitamente eclettico e difficile da ridurre a un solo genere. Tra i meandri di questo meraviglioso labirinto di strade sonore, Yaya cammina a piedi nudi tra dolore, gioia, femminilità, resilienza e (soprattutto) coraggio.
E lo dichiara subito, prima ancora che la nota d’inizio suoni, con una semplice frase: “if you wanna be brave, first you gotta be afraid ni**a”. La paura non è nemica del coraggio, ma sua condizione necessaria: è la porta stretta da attraversare per essere davvero liberi. È un invito a non aspettare che il coraggio arrivi, ma ad agire mano nella mano con la paura. “Do it afraid”, appunto.
Per il resto la prima traccia, “wake up b*tch” è una rappatissima intro sulle paure e su cosa ne scaturisce, che prosegue in “end of the world” trasformata in terrore che il mondo finisca senza stringere tra le braccia chi si ama.
Per la prima volta Yaya sperimenta con la musica dance, e lo fa egregiamente, interpolando synth anni 80 in brani come “dreamgirl” e “in a circle”. Con i suoi ritmi caraibici,“merlot and grigio” spezza lo scorrere serrato dell’album, passando da brani quasi diaristici a pezzi neo soul, ritratti scultorei della migliore Erykah Badu.
Tra i momenti più alti dell’album, “raisins” si ritaglia un angolino tutto suo, in un soul da camera essenziale e quasi rustico, mai artificioso, come del resto suona tutto il (capo)lavoro della Bey.
“Choice” chiude il disco in modo quasi teatrale: “you get to choose” è il mantra che Yaya si ripete quasi come una preghiera: l’importante non è cosa si sceglie ma l’atto in sè, perchè nel mondo di oggi lasciare che siano gli altri a scegliere al posto nostro è un privilegio che non ci si può più permettere, figuriamoci poi una donna nera nell’industria musicale. Yaya Bey per l’ennesima volta ci prende per mano, per accompagnarci in un viaggio nuovo, ricco di suoni sconosciuti e poesie ancora da interpretare. Attenzione però: non è un viaggio per coraggiosi, ma per chi lascia che siano le ginocchia tremolanti e il cuore in gola a guidarlo ogni giorno.
Yaya Bey – dream girl (Official Video)
Yaya Bey Do It Again Tracklist
1. wake up b*tch 01:52
2. end of the world (feat. Nigel Hall & Butcher Brown) 04:30
3. real yearners unite 02:56
4. cindy rella 02:51
5. raisins 02:41
6. spin cycle 03:31
7. dream girl 02:01
8. merlot and grigio (Fear. Father Philis) 03:26
9. breakthrough 02:17
10. a surrender 02:27
11. in a circle 02:25
12. aye noche (feat. Rahrah Gabor and Exaktly) 02:26
13. no for real, wtf? 03:14
14. blicky 03:04
15. ask the questions 01:52
16. bella noches pt. 1 02:05
17. a tiny thing that’s mine 00:43
18. choice 01:53










