Il jazz in Polonia vanta una storia di tutto rispetto, che affonda radici già nel periodo antecedente alla Seconda guerra mondiale, prima di essere soppresso nel periodo comunista e trasformato in un simbolo di controcultura, suonato clandestinamente nei salotti privati e nei sotterranei.
La rinascita e affermazione nella scena mondiale del jazz polacco inizia dagli anni ‘70 e continua ancora oggi, con visionari come Wojtek Mazolewski, portavoce di un jazz moderno, contaminato e libero. Lo stile di Mazolewski è una sintesi sperimentale di tradizione bop, jazz d’avanguardia e improvvisazioni che lo hanno reso famoso in tutta Europa. Dopo il successo del suo album più acclamato “Polka” (2014) il quintetto del compositore torna con il primo disco dal vivo “Live Spirit I”, registrato allo storico Witold Lutoslawski Polish Radio Concert Studio di Varsavia.
Nel doppio LP, il quintetto composto da Marcel Baliński (pianoforte), Piotr Chęcki (sax tenore), Oscar Torok (tromba), Tymek Papior (trombone) e lo stesso Mazowleski al contrabbasso sceglie di suonare dal proprio repertorio sia pezzi classici, che pezzi più spirituali e meditativi dal loro ultimo lavoro “Beautiful People”.
Mazolewski dichiara di voler regalare alle persone una via di fuga dal caos quotidiano, un modo per connettersi con qualcosa di più grande dentro di noi.
Il portale per questo momento idilliaco è la prima traccia, omonima dell’album, un’introduzione lenta, quasi esoterica, che sfocia nel nuovo mondo di “New Energy”, un nuovo modo di vedere ciò che ci circonda. Va di fretta, stride sul finale per accompagnarci dentro “Kalaczakra”, composizione solenne e austera, ottima villain entry music di un qualsiasi film d’azione. Le acque si calmano nell’impercettibile “Exist”, e poi in “Air”, da poco arricchita di un video girato alla maestosa Mano del Deserto di Atacama in Cile, durante l’ultimo tour del gruppo in Sud America.
“Polka” è il punto focale del disco: 22 minuti di puro jazz in cui il quintetto alterna passaggi in tempo rubato a momenti più dilatati, per poi esplodere nel travolgente gran finale accompagnato da urla e applausi che diventano parte integrante del pezzo.
“The Art of Joy” racchiude il significato di tutta la performance live: un invito a rallentare, a cercare momenti di gioia in un mondo che ci impone di andare sempre più veloci. Tradotto in musica, le sezioni in double-time feel si alternano a pause lente che reggono benissimo il concetto di una slow life. Chiude il disco “We Love You”, una dedica romantica al pubblico, un happy ending alla fine di una storia d’amore che dura da anni ma ora coronata dal primo album dove il pubblico è protagonista.
In un panorama dominato da nuovi gruppi jazz all’avanguardia, basti pensare agli inglesi Ezra Collective e Kokoroko, il quintetto polacco capitanato da Wojtek Mazolewski si distingue per esperienza e per la promessa, mantenuta, di donarci un momento lontano dalla frenesia di ogni giorno, da vivere sospesi come su una nuvola, lasciando cadere lontano i pensieri.
Wojtek Mazowleski Quintet – Air (Official Video)
Wojtek Mazowleski Quintet Live Spirit I Tracklist
1. Live Spirit 5:01
2. New Energy 5:37
3. Kalaczakra 3:10
4. Exist 2:27
5. Air 5:19
6. Sun 6:41
7. Taste of Music 4:36
8. Polka 22:02
9. Beautiful People 5:02
10. The Art of Joy 5:42
11. Beautiful Hands 0:56
12. We Love You 5:54










