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Recensione : Von Stroheim – Sing For Blood

Von Stroheim - Sing For Blood:

Nonostante siano solo 4 tracce per una durata di 22 minuti, state pur certi che rimarrete...

Recensione Von Stroheim

Nonostante siano solo 4 tracce per una durata di 22 minuti, state pur certi che rimarrete estremamente sorpresi dal primo EP dei Von Stroheim.

E’ stato necessario ascoltare molte volte Sing For Blood prima di poterne capire l’essenza. È come avvicinarsi a un quadro astratto, per il quale è necessario modificare il punto di vista: da lontano per la visione di insieme, da vicino per tutte le sfumature e i dettagli. Non basta uno sguardo, bisogna entrare dentro la tela.

Allo stesso modo l’estrema varietà delle tracce dell’album necessita di un giudizio molto attento, perché di primo acchito potrebbe risultare sbagliato.

The Tree incomincia con chitarre e atmosfere ambient doom (Neurosis, OM ed Electric Wizard tra i suggerimenti per i fan non sono casuali) ma ecco la prima sorpresa: una voce femminile, lontana e sofferente, quasi eterea, accompagna il ritmo costante e ipnotico, da scansione temporale per schiavi ai lavori forzati. È come sentire i Made Out Of Babies meno distorti.

Sacrificial Lamb cambia decisamente ritmo e si rimane di nuovo spiazzati: batteria minimale di Christophe Van Cappellen, qualche arpeggio di Raphael Rastelli e coro da sirena di Dominique Van Cappellen che fa da preparazione ai suoni vibranti del theremin, per una canzone post rock decisamente sui generis.

E di nuovo chitarre pesanti e riff decisi per l’intro di In Her Loneliness, il cui parlato tratto da un film di Orson Welles mi ricorda Hopkins dei Cathedral. Ma questo alla fine risulta logico, considerando che il nome della band è un tributo a Erich Von Stroheim, attore, regista e produttore austriaco.       

La conclusiva Pale Man ripropone atmosfere ambient strazianti, agonizzanti e distorte.

Sing For Blood è un disco tentacolare, nel senso che è in grado di toccare diversi generi musicali, sovente all’interno della stessa canzone. Pur tuttavia ha un corpo, una parte centrale distinta, che possiamo individuare nella voce bella e pericolosa di Dominique. Dal belgio un album non facile, ma decisamente consigliato a chi ama la sperimentazione e ha voglia di qualcosa di diverso.

Tracklist :

The Tree

Sacrificial Lamb

In Her Loneliness

Pale Man

Line-up :

Dominique Van Cappellen-Waldock: voce, tastiere, campionature, theremin

Raphael Rastelli: chitarra

Christophe Van Cappellen: batteria

pagina facebook https://fr-fr.facebook.com/xvonstroheim

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