iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : Io E La Tigre – Io E La Tigre Ep

Provate a mescolare Nada Malanima e Peter Kernel e avrete ben chiaro che cosa propongono le Io E La Tigre

Io E La Tigre – Io E La Tigre Ep

Aurora Ricci e Barbara Suzzi, ovvero le Io E La Tigre, nonostante si conoscano da oltre dieci anni e abbiano già avuto modo di collaborare insieme in passato, arrivano a stampare il loro primo disco solo adesso. Il lavoro, composto da sei brani e battezzato con lo stesso nome della formazione, mette insieme con disinvoltura indie rock, fiammate grunge e freschezza pop/cantautorale.

La chitarra grassa e il cantato delicato di Sottovuoto si combinano ottimamente durante i ritornelli, aprendo il disco con energia e determinazione, mentre la rabbia virata su colori da filastrocca di La Mia Collezione Impossibile, ricorda la determinazione e la forza della Nada migliore. Le strofe timide e i ritornelli sognanti de Il Lago Dei Ciliegi, invece, introducono le contrapposizioni piano/forte dell’esplosiva Cuore (cover del brano di Rita Pavone) e il leggero galleggiare della malinconica Daddy Song. Il crescere incalzante della conclusiva Producers, infine, chiude il lavoro mordendo con forza tra chitarre e voce urlata.

Il breve lavoro delle due musiciste entra in testa fin dal primo ascolto grazie alle melodie accattivanti e all’inaspettata energia che trasmette. Provate a mescolare Nada Malanima e Peter Kernel e avrete ben chiaro che cosa propongono le Io E La Tigre.

Tracklist:
01. Sottovuoto
02. La Mia Collezione Impossibile
03. Il Lago Dei Ciliegi
04. Cuore
05. Daddy Song
06. Producers

Line-up:
Aurora Ricci
Barbara Suzzi

IO E LA TIGRE – Facebook

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
No Comments

Post A Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Liede – Stare Bravi

L’intero disco, escluso qualche piccolo momento di fiacca, si fa notare per la buona qualità complessiva e per la presenza di almeno un paio di fiori all’occhiello

Phidge – Paris

Un disco per nostalgici, forse, ma di quelli ben fatti e in grado di mantenere una propria personalità

Psiker – Maximo

Con questi dieci brani, Psiker costruisce un ampio e personale tributo all’elettro pop italiano di fine anni ’90