Album di debutto per questo trio svedese dalle parti di Yob e Bongripper, ovvero musica pesante con piglio meditativo.
Pesantezza, lentezza devastante, volumi abnormi e chitarre notevolmente abbassate danno il giusto quadro della situazione. E quest’ultima è come ce la descrivono gli stessi Throneless : “ …sprechiamo gli anni migliori delle nostre vite in qualche lavoro inutile, per fare un po’ di soldi e comprare amplificatori con i quali possiamo far vedere quanto odiamo tutto e tutti. “
Converrete che hanno ragione e che gente che la pensa così non possa fare un disco allegro, perché non è nemmeno il caso di sorridere.
Il debutto composto da quatto canzoni del gruppo di Malmoe è notevole per profondità e maturità musicale, i Throneless hanno un tiro devastante e ben calibrato, dato che sanno benissimo cosa fare, e per un gruppo al debutto su disco non è poco.
La loro musica viene dalle improvvisazioni fatte in studio, ma c’è un canovaccio comune che è quello della lentezza e della pesantezza, risentendo soprattutto della lezione dei maestri chiamati Yob.
Il disco contiene anche una certa vis polemica contro la nostra società ed il nostro modo di vivere, con la quale è molto difficile non essere d’accordo.
Un disco che si farà notare dagli amanti del genere.
Tracklist:
1 Masters Of Nothing
2 Cavedrones
3 Thinning The Herd
4 Reaching For The Dead
Line – Up
Johan Burman – drums, producer.
Johan Sundén – guitar, vocals.
Patrik Sundberg – bass, artowork.