Midnight Odissey
Midnight Odissey è uno dei migliori progetti one man band nella storia dell’atmospheric black metal, ed è stato anche fondatore del sottogenere space black metal, che annovera insieme a lui gruppi meravigliosi come Mesarthim, i Darkspace e gli italiani Progenie Terrestre Pura. Dis Pater aka Midnightr Odissey pubblica questo monumentale “ Echoes Of A Celestial Ruin “ per la splendida etichetta I, Voidhanger Records, che contiene ben tre dischi: si parte con “Ruins of a Celestial Fire”uscito originariamente nell’aprile del 2020, “Ashes from a Terrestrial Fall” dell’ottobre 2020 e il capitolo inedito della trilogia “Echoes from the Thalassic Deep”.
Il disco conclude la trilogia Biolume che tratta temi cari alla fantascienza degli anni settanta. Il viaggio di Midnight Odissey è composto da molte uscite, la sua creatività musicale, che va ben oltre la sola musica, è pressoché sterminata, ed ogni uscita possiede qualcosa di particolare ed originale che la contraddistingue dalle altre. Il musicista di Brisbane narra di viaggi nello spazio, delle antiche forme di vita che ci hanno preceduto e che si riprenderanno il pianeta dopo il nostro catastrofico passaggio.
Nella sua poetica non vengono definiti in maniera precisa il passato, il presente ed il futuro, sono visioni con cose e momenti che possono essere leoni o semplicemente la narrazione di qualcosa che non può essere narrato diversamente. La musica è un discorso totalmente a parte, dato che spazia dall’ ambient senza compromessi ad un black metal molto evocativo, concepito e suonato in un’altra dimensione.
In questi tre dischi è assente la parte atmospheric black metal, ed è ampiamente preponderante quella ambient, in questo caso con una fortissima correlazione con la Kosmische Muzik degli anni sessanta e settanta che possedeva lo stesso anelito di infinito. Qui si viaggia nello spazio profondo, e nella immensità delle ere della terra, con un focus particolare sul tema delle rovine lasciate da civiltà precedenti, epoche dimenticate dato che crediamo di conoscere tutto grazie alla nostra piccola scienza, ma possiamo scorgere solo i frammenti di ciò che fu, e forse non sapremo, ma con Midnight Odissey si può viaggiare moltissimo, come la colonna sonora di un viaggio in dimensioni diverse, attraversando leggeri la curvatura della materia.
Dis Pater compone e suona tutti i brani, disegnando anche le bellissime copertine, con una fantasia immensa, visione che colpisce tantissimo per la sua potenza ed infinita vastità, quasi come se Midnight Odissey fosse il tramite attraverso il quale possiamo vedere cose che altresì ci sarebbero rimaste celate.
Brani strumentali splendidi e da meditazione, chiudendo gli occhi si va davvero lontano, ennesimo avanzamento di una discografia immensa e validissima.
In uscita a metà luglio.
The Anointing Maelstrom
Torna la eccellente etichetta romana Extreme Chaos che eleva alla massima potenza il metal grezzo potente e veloce in stile anni ottanta novanta. Le loro uscite sono tutte di alta qualità e questa non è da meno.
The Anointing Maelstrom è una one man band di Madison nel Wisconsin e fa un war metal di grande efficacia. Suono estremamente grezzo ma intellegibile, cantato abrasivo, giri di chitarra che incidono la carne, un black death metal con forti influenze speed con tesi interamente “ Storm of steel\ Scorched earth annihilation “ è un lavoro che rende conto della tendenza guerrafondaia dell’uomo, e spesso il metal ha analizzato la guerra meglio di tanti altri generi musicali, andandone a carpire l’essenza profonda.
Lo stile della cassetta si inserisce a pieno titolo nel flusso sonoro delle bellissime uscite dell’etichetta romana, che cura moltissimo le proprie uscite, come fossero artigiani del metal. La bellezza di questo disco sta nella sua totale mancanza di compromessi sonori e poetici, la materia trattata viene sbattuta in faccia all’ascoltatore, come la bruttissima realtà della guerra, che noi stiamo vivendo da lontano , ma che da vicino significa morte e morte brutta pure.
Qui è il chaos a farla da padrone, o meglio è spiegata meglio la realtà, dato che si cerca di ammantarla di belletti che alla fine non possiede.
Un disco molto potente e pesantemente distorto che arricchisce la già ottima discografia dell’etichetta romana, uno dei percorsi sonori più interessanti degli ultimi tempi nel metal più estremo.