Ho spesso discusso, con me stesso durante il viaggio che faccio in motorino per recarmi sul lavoro, quanto sia il caso di recensire su queste colonne band che realizzano album di sole cover. La conclusione è sempre stata la stessa, giudicare di volta in volta in base all’attitudine (termine che sta alla base di questa webzine) del gruppo in questione.
Gli ultimi di cui ho parlato sono stati i Broadcash, formazione dedita a riproporre brani di Johnny Cash ed il loro 10″ uscito per i ragazzi di Area Pirata e torno a farlo con questi Beatersband anch’essi, guarda caso, toscani ed ipermotivati. I brani presenti in questo loro primo disco sono otto e sono altrettanti superclassici del rock’n’roll e del soul rivisitati con un’ottica tipicamente punk senza per altro intaccarne le radici, d’altronde andare a stravolgere pezzi così perfetti ed iconici avrebbe rappresentato una profanazione quanto – molto probabilmente – un abominio.
Personalmente trovo che le versioni migliori che la band proponga siano quelle di Oh Donna di Ritchie Valens, di Then He Kissed Me delle Crystals (di cui ricordo anche una fulminante versione degli Hard-Ons), di Diana di Paul Anka (splendida e da ricordare anche quella dei Manges nella compila Flower Punk Rock) e di Surfin’Bird dei Trashmen nella quale si sono cimentati due fra i gruppi migliori che la storia ricordi quali Ramones e Cramps.
Molto probabilmente i Beatersband dal vivo sono in grado di far ballare allo sfinimento vivi e defunti in orge di sfavillante divertimento e ciò li rende particolarmente adatti per suonare ai vostri compleanni o alla vostre feste più forsennate.
A proposito il mio di compleanno cade il 21 aprile, chiamatela se volete una proposta modestamente oscena.
Track List
1) Come On Let’s Go,
2) The Girl Of My Best Friend,
3) Oh Donna,
4) Then He Kissed Me,
5) Baby I Love You,
6) Diana,
7) Do You Wanna Dance,
8) Surfin’Bird
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