A livello di curiosità va aggiunto, inoltre, che negli ultimi tempi è stato il nostro Michele Luppi, attuale cantante dei Secret Sphere e già nei Vision Divine (solo per citare le band più note), a prestare loro la propria ugola d’oro.
Oggi i Thaurorod ritornano con Anteinferno, uscito per la NoiseArt Records, uno splendido album già a partire dalla copertina realizzata dall’artista Ken Kelly, autore di alcune copertine dei Manowar.
Andi Kravljaca, il nuovo vocalist, non fa assolutamente rimpiangere il pur bravissimo predecessore italiano, grazie a una prova magistrale: questo ragazzo, dotatissimo, a tratti ricorda nei passaggi più melodici il mitico Klaus Meine.
Gli altri musicisti della band stupiscono per bravura, in particolare le due chitarre che imbastiscono assoli neoclassici con assoluta maestria su un tappeto power a tratti velocissimo; si percepisce in maniera evidente il trademark nordeuropeo in un lavoro che si presenta con una forte impronta melodica, sulla scia di una band come gli Stratovarius, grazie a parti chitarristiche in puro Timo Tolkki style, mentre anche il power teutonico affiora in più parti, ricordando maggiormente nomi quali Freedom Call e Helloween, piuttosto che l’asprezza sonora di Grave Digger o Running Wild.
La produzione dell’album è spettacolare, i brani non hanno un attimo di cedimento e, già a partire dall’opener Planet X, ci troviamo al cospetto di una band con una marcia in più, alla luce di un sound nel quale echi dell’hard rock scandinavo dei Brother Firetribe si incrociano o lasciano il passo a cavalcate power metal dall’impronta Edguy epoca “Vain Glory Opera”.
Quando si arriva al brano più epico dell’intero lavoro, la title-track, song dall’incedere heavy metal, rimarrete ammaliati dalla voce del singer; quest’album merita davvero un posto d’onore vicino ai classici del genere nella discografia di ogni appassionato di power che si rispetti, e se fosse uscito una quindicina d’anni fa, probabilmente i Thaurorod sarebbero sulla copertina delle maggiore riviste specializzate europee. Che sia nata (forse in ritardo) una stella?
Tracklist:
1. Planet X
2. Heart of the Lion
3. Overboard
4. Far from Home
5. Victor
6. Marked for Diablo
7. For the Rose to the Grave
8. Anteinferno
9. Path
10. Riders of the Shires
Line-up:
Emppu – Guitars
Lasse Nyman – Guitars
Pasi Tanskanen – Bass
Joonas Pykälä-aho – Drums
Harri Koskela – Keyboards
Andi Kravljaca – Vocals
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