I Sator sono senza ombra di dubbio uno dei migliori gruppi in circolazione in ambito sludge stoner psycho.
Provenienti da quel di Genova, i nostri sono tutti musicisti con importanti esperienze alle spalle.
Ad esempio il chitarrista Mauro è stato nei Kafka, nei Downright, nei troppo sottovalutati Stalker ed ora milita anche nei Losers Parade; Valerio e Michleangelo hanno suonato nei Larsen e condividono ancora l’esperienza dei Majak.
Il loro suono è un lento e davvero possente sludge che diventa subito tante cose, miscelandosi con un’attitudine hardcore e un retrogusto molto psichedelico, specialmente nelle code delle canzoni.
Dal vivo questa estate al “Genova Urla 2014”m a mio modesto avviso, hanno annichilito gli headliners Belzebong con un set davvero al di sopra della media.
Nei Sator possiamo trovare tutti i crismi classici del genere, eppure in un ambito dove l’omogeneità è alta, loro riescono a trovare un timbro personale scrivendo canzoni davvero eccellenti.
Ogni pezzo di questa cassetta è un viaggio dentro una sensazione differente, con il fascino dei Neurosis e la potenza dello sludge, dove la musica catalizza l’attenzione dell’ascoltatore, come succede solo per i migliori.
Questi ragazzi hanno davvero qualcosa in più rispetto agli altri e lo dimostrano ogni volta che li si vede dal vivo o quando si schiaccia play.
Ci si perde in questo Sator, si gode dei Sator e si diventa dipendenti da questa cassetta: la conferma che quando tre musicisti si trovano e si capiscono può succedere di tutto.
Una cassetta davvero eccezionale che ora esce autoprodotta, mentre ad aprile uscirà il 10” per Taxi Driver.
Tracklist:
1. R. Sparrow Is Coming Back
2. Pneumonia
3. Last Breath
4. Black Karma
5. Erased
Line – Up
Mauro – Chitarra
Drugo – Batteria
Valy – Basso e Voce