iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999

Recensione : Roberto Beltrame – Anthracite

Una valanga di suoni elettronici freddi precisi e bellissimi.

Una valanga di suoni elettronici freddi precisi e bellissimi, in queste parche parole si potrebbe introdurre il disco solisa di Roberto Beltrame, in licenza dagli Artcore Machine, duo molto conosciuto suo e di Moreno Padoan.

Roberto è un profondo conoscitore dell’elettronica più muscolare, ma non per ciò meno intelligente e qui ci offre un’opera che omaggia certi suoni degli anni novanta diventati poi di culto, ma che guarda anche avanti.
Queste canzoni danno molte emozioni, anche grazie ad una produzione davvero accurata. Si passa da un continuo movimento a stati più calmi, sempre immersi in uno strano liquido in attesa di liberarci dalla matrice.
Il suono di Anthracite è un suono nato dalle correnti elettroniche più nascoste ma che continuano a vivere grazie alla passione vera di ascoltatori e produttori.
Quando ti piace un disco come questo vuol dire che si ha voglia di guardare più a fondo in una musica che offre tanto ma che richiede impegno e dedizione anche nell’ascolto.
Le tracce di questo disco nascono da Aphex Twin come da tante cose idm più pesanti o un tocco di break e anche di core.
Per rifiutare i 4\4 bisogna essere bravi e capaci e Roberto Beltrame lo è senza dubbio, lo avevamo già sentito negli Artcore Machine e qui conferma e porta ulteriormente avanti il discorso, introducendo nuove vie nella sua musica.
Un disco così è da sentire in loop, lasciandosi andare, che poi sarebbe lo scopo dell’elettronica, almeno di quella vera.

Tracklist:
1. Atrib
2. th d
3. HypertHr
4. Doubt
5. C Valt
6. AmBn
7. In Phulse
8. Ant Hr
9. 010 1sd
10. Ess S

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Maw, Morlocks, Haven

The Queen Is Dead Volume 133 : Maw, Morlocks, Haven

Psichedelia desertica e sognante con i polacchi Maw, industrial elettronica e neoclassicismo con il nuovo ep degli svedesi Morlocks e si chiude con il bellissimo debutto dei berlinesi Haven, qualcosa di davvero differente.

Nàresh Ran – Praesens

Questo lavoro di Nàresh Ran, fondatore dell’etichetta Dio Drone e monaco della musica underground italian, si intitola “Praesens” esce per Toten Schwan Records e Breathe Plastic Records

Perry Watt – Uno contro uno contro tutti

Hardcore hip hop per pochi, violento e veritiero, bellissimo, ossessivo e oscuro, non si può non amarlo se non vuoi etichette e tanta finta bontà e correttezza. Lotta musicale armata e che non ci intrattiene ma che sostiene il caos, ascoltare “Cieli rossi” che è una delle canzoni politiche più belle degli ultimi trent’anni.

Age Otori – Age Otori

Age Otori presenta un suono avvolgente e distorto, mescolando eleganza e grinta. Scopri il loro fantastico esordio discografico ora!

RIMANI IN CONTATTO

CANALE TELEGRAM
GRUPPO WHATSUP