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SETTE POLLICI

Nasciamo da questo. oggetto di culto e non solo

Helllight – No God Above, No Devil Below

La scelta di un suono di batteria troppo secco (tale da sembrare quasi una drum-machine) e, soprattutto, il ciclico ricorso a una voce pulita che è rimasta quella stridula e un po’ incerta già esibita ai tempi di “Funeral Doom”, costringono la band paulista a restare un gradino al di sotto dell’eccellenza assoluta.

Io Monade Stanca – Three Angles

I piemontesi Io Monade Stanca (Nicolas J. Roncea, Edoardo Baima, Matteo Romano), ritornano, a tre anni di distanza dal loro ultimo split (in compagnia dei Calva) e a ben quattro dal precedente “The Impossible Story Of Bubu”, con “Three Angles”, loro terzo lavoro lungo. Il disco, coprodotto da ben otto etichette, si compone di nove brani math rock/post rock/noise.

Dangerlies – Zitto E Urla

Questo Ep d’esordio dei DangerLies ci mostra una band sufficientemente esperta ma, comprensibilmente per chi fino a ieri si dedicava alla riproposizione di musica altrui, ancora alla ricerca di una propria identità stilistica

Marcus Fjellstrom – Epilogue – M –

E’ con questo ep dello svedese Marcus Fjellstrom che viene inaugurata la serie Rev. Lab. della Aagoo Records. Il disco, nuovo capitolo dopo gli interessanti album “Gebrauchsmusik” e “Library Music 1”, si compone di sei brani dalle tinte cupe e claustrofobiche.

Artisti Vari – The Descent Of Man Ep

Terza ed ultima parte della trilogia vinilesca dedicata agli studi di Charles Darwin. La meritoria Electronique.it ci porta a scoprire il lato oscuro della musica elettronica, e il suo impatto sulla psiche umana.

White – I I I

Con alle spalle già due album (“Sunna” e “Twin Tigers”), ritorna, per Aagoo Records, Cory Thomas Hanson (in arte White), musicista e artista visuale proveniente da Los Angeles. III, questo il nome del nuovo lavoro, si compone di undici brani indie pop/dream pop.

Velvet Cut – Electric Tree

I finlandesi Velvet Cut , attivi da oltre un decennio, con questo loro quarto lavoro paiono aver trovato la giusta consacrazione, quanto meno in patria, a livello commerciale.

Heavenshine – Black Aurora

Tirando le somme, l’esordio degli Heavenshine ci presenta una band dalle idee piuttosto chiare sulla strada da intraprendere ed è fortemente consigliato a chi ha amato i Nightwish epoca-Tarja

Crash Of Rhinos – Knots

Potere alle emozioni. Due anni fa i Crash Of Rhinos (nati dalle ceneri dei The Little Explorer, altra band di culto sotterraneo) scossero le fondamenta dell’underground alternativo con un disco che raccolse notevoli consensi un po’ dovunque. “Distal” fondeva con fascino Midwestern emo (quello praticato da band come Mineral e Cap’n Jazz), math-rock e post-rock. Avvolgimento veloce ed a distanza di due primavere la formazione si trova a sostenere il fatidico esame del secondo album, arduo banco di prova che solitamente impensierisce la gran parte dei gruppi autori di un’ottima opera prima.

Frederick Rolfe – Adriano Vii

Letterariamente parlando, mi ero innamorato del pretino Julien Sorel , così come mi ero appassionato della vicissitudini di Narciso e Boccadoro.
Non poteva quindi non entusiasmarmi questo affresco storico di Frederick Rolfe, ambientato nei primi del ‘900 in un Europa in piena trasformazione geopolitica e culturale, che racconta la bizzarra storia di George Arthur Rose.

RECENSIONI MUSICALI

La recensione è un testo valutativo e interpretativo di un’  opera letterariascientifica o artistica (come un film, un’opera teatrale e musicale), di cui vengono analizzati gli aspetti contenutistici ed estetici.

 In genere le recensioni sono destinate ad un vasto pubblico e vengono pubblicate su riviste e giornali. Il termine deriva dal verbo latino “rĕcensēre” (rĕcensĕo, rĕcenses, recensui, recensum, rĕcensēre) e significa “esaminare”, “passare in rassegna”, “riflettere”.

MA ANCHE NO !

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Le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY (do-it-yourself) hanno una storia lunga e importante nella cultura punk e alternativa. Le fanzine sono state uno dei principali mezzi di comunicazione della cultura punk, offrendo ai fan un’opportunità per esprimere le proprie opinioni e condividere le proprie passioni.

Le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY sono spesso scritte da appassionati di musica o musicisti stessi, il che conferisce loro un’opinione autentica e appassionata. Le recensioni possono essere estremamente dettagliate e approfondite, spesso includendo informazioni sulle influenze musicali dell’artista, le tecniche di registrazione utilizzate e i temi delle canzoni.

Le recensioni all’interno delle fanzine DIY sono spesso associate al movimento punk e alternativo. Le fanzine DIY sono spesso auto-pubblicate, stampate su carta economica e distribuite in modo indipendente, il che le rende accessibili a un pubblico di nicchia, oppure come noi sul Web.

In generale, le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY offrono un’opinione autentica e appassionata sulla musica, e sono spesso scritte da persone che condividono la stessa passione per la musica. Tuttavia, è importante considerare che le recensioni sono soggettive e che le preferenze musicali variano da persona a persona, su In Your Eyes scriviamo sempre quello che pensiamo… e non avendo lacci o laccetti con nessuno con la massima autenticità.