Vintage Violence – Senza Paura Delle Rovine
Il nuovo disco dei Vintage Violence, come un fulmine a ciel sereno, si schianterà nel vostro stereo per rimanerci a lungo.
Il nuovo disco dei Vintage Violence, come un fulmine a ciel sereno, si schianterà nel vostro stereo per rimanerci a lungo.
Gran lavoro, maturo, per niente scontato, fruibile ma allo stesso tempo intenso, caldo e molto emozionale, suonato da bravissimi musicisti.
Un disco di funeral death-doom senz’altro riuscito, anche se non collocabile in assoluto tra i migliori pubblicati negli ultimi tempi.
Una satira cattiva mista a una critica veritiera del nostro mondo che arriva da ragazzi con senso critico e pochi peli sulla lingua.
Puntano al bersaglio grosso gli Hiss From The Moat, con questo loro primo album, sicuri di avere le carte in regola per far breccia nei cuori neri dei fans estremi europei e, vista la qualità del lavoro, condividiamo con loro questa certezza.
Se nell’insieme ci si attesta sulla sufficienza (in fin dei conti il disco è registrato bene), c’è assolutamente bisogno di lavorare intensamente sui contenuti e sul metodo di scrittura dei pezzi.
Un demo di quattro brani che si rivela una valanga stoner dall’ottimo piglio.
L’elettronica delicata del primo e la morbida voce della seconda si sposano in maniera perfetta.
Si arriva alla fine del disco con la voglia di ripremere il tasto play ed immergersi, ancora una volta, nel cuore dello scontro.
Difficile fare meglio per chiunque tenti di approcciarsi a questa materia e i Kauan, con una prova di siffatto livello, meriterebbero di uscire dal confortevole quanto limitante guscio di realtà musicale di culto.
Un gioiellino estremo che conferma il fermento della scena metal indiana.
Un qualcosa che, pur senza inventare nulla, riesce comunque a mostrare una sua originalità e unicità.
La recensione è un testo valutativo e interpretativo di un’ opera letteraria, scientifica o artistica (come un film, un’opera teatrale e musicale), di cui vengono analizzati gli aspetti contenutistici ed estetici.
In genere le recensioni sono destinate ad un vasto pubblico e vengono pubblicate su riviste e giornali. Il termine deriva dal verbo latino “rĕcensēre” (rĕcensĕo, rĕcenses, recensui, recensum, rĕcensēre) e significa “esaminare”, “passare in rassegna”, “riflettere”.
MA ANCHE NO !
Le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY (do-it-yourself) hanno una storia lunga e importante nella cultura punk e alternativa. Le fanzine sono state uno dei principali mezzi di comunicazione della cultura punk, offrendo ai fan un’opportunità per esprimere le proprie opinioni e condividere le proprie passioni.
Le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY sono spesso scritte da appassionati di musica o musicisti stessi, il che conferisce loro un’opinione autentica e appassionata. Le recensioni possono essere estremamente dettagliate e approfondite, spesso includendo informazioni sulle influenze musicali dell’artista, le tecniche di registrazione utilizzate e i temi delle canzoni.
Le recensioni all’interno delle fanzine DIY sono spesso associate al movimento punk e alternativo. Le fanzine DIY sono spesso auto-pubblicate, stampate su carta economica e distribuite in modo indipendente, il che le rende accessibili a un pubblico di nicchia, oppure come noi sul Web.
In generale, le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY offrono un’opinione autentica e appassionata sulla musica, e sono spesso scritte da persone che condividono la stessa passione per la musica. Tuttavia, è importante considerare che le recensioni sono soggettive e che le preferenze musicali variano da persona a persona, su In Your Eyes scriviamo sempre quello che pensiamo… e non avendo lacci o laccetti con nessuno con la massima autenticità.
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