iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : Halahkuh – Desecration

Un gioiellino estremo che conferma il fermento della scena metal indiana.

Halahkuh – Desecration

Provengono da Pune (India) i death/thrasher Halahkuh, formatisi nel 2011 e all’esordio con questo Ep fatto di tre brani devastanti più un intro.

La band trae il proprio monicker da Hulagu Khan, discendente del più famoso Genghis Khan, ma tiranno ancor piu’ crudele; in questi tre pezzi il gruppo dimostra di avere le carte in regola per regalarsi uno spazio nel genere proposto, grazie ad un buon livello di esecuzione da parte di tutti i musicisti, ed il suo thrash contaminato dal death di scuola americana convince con brani potenti ma dal forte impatto melodico, grazie a una prova gagliarda da parte delle due chitarre, sopratutto la solista di Chinmay Bokil, sempre ispirata e protagonista di assoli di buona fattura.
Così, dopo l’intro veniamo travolti dal brano Sacrilege, con echi dei primi Sepultura, velocità di esecuzione e buon growl da parte del vocalist Prakhar Soni, anche bassista del combo.
Ottima Possessed Strangulated And Enslaved, un urlo disumano apre le danze, la song richiama fortemente il death melodico nord europeo e la solista regala assoli dallo spunto classico, davvero un brano dal tiro micidiale.
Percussioni dal sapore tribale introducono In Extremis, ultimo brano che conferma il buon livello del combo indiano: Vader e Sepultura sono i numi tutelari di questa ottima song, che conclude questo gioiellino estremo confermando il fermento della scena metal nel paese asiatico.
Speriamo solo che gli Halahkuh non si perdano e che al più presto raggiungano il traguardo del full- length.

Tracklist:
1. Ordeal
2. Possessed Strangulated And Enslaved
3. Sacrilege
4. In Extremis

Line-up:
Prakhar Soni – Vocals, Bass
Chinmay Bokil – Lead Guitar
Subhrajyoti Sarkar – Rhythm Guitar
Prasenjit “Bappi” Paul – Drums

HALAHKUH – Facebook

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
No Comments

Post A Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Kensington – Control

La band capitanata da Casper Starreveld ha creato un album che ha il destino già scritto prima di arrivare all’orecchio dei fans, una raccolta di canzoni pregna di atmosfere melanconicamente melodiche, con più di un riferimento al rock alternativo degli ultimi vent’anni, molto britannico concettualmente, ma assolutamente già sentito sui canali e radio specializzate in musica e cultura indie.

The Pier – The Pier

Per gli amanti del genere un album da ascoltare a più riprese, ed una band da seguire visto l’enorme potenziale artistico.

Somnium Nox – Apocrypha

Con coraggio e personalità i due musicisti australiani incorporano in un’unica opera quella che è stata l’evoluzione del genere dagli ormai lontani primi anni novanta