Space Vacation – Cosmic Vanguard
Terzo ed ottimo lavoro per gli Space Vacation,band statunitense dai suoni classici tra power, US metal e hard rock.
Terzo ed ottimo lavoro per gli Space Vacation,band statunitense dai suoni classici tra power, US metal e hard rock.
Il disco è suonato bene e ci sono molte potenzialità, ma la sensazione è che non ci sia mai quel trasporto emozionale che uno si aspetterebbe e che fa fare il salto di qualità.
Un album che si lascia ascoltare più che volentieri e che lascia intravedere ampi margini di miglioramento
“Another Dimension Of Pain” mostra una band che, probabilmente, avrebbe avuto bisogno di qualche altra uscita su distanza ridotta prima di cimentarsi in un lavoro vicino all’ora di durata.
“Frame Of Mind” è un viaggio ammantato di epica oscurità, otto sinfonie nere che ammaliano.
Buon esordio dei Motiva, realtà pugliese dedita ad un pop/rock dalle ottime melodie.
Se non vi fate prendere dal nervosismo o se siete costretti, com’è successo a me, di affrontare un viaggio di sei ore con quest’unico libro a disposizione, beh, il romanzo scorre che è una meraviglia. E lo ammetto: Dio odia il Giappone un suo pubblico ce l’ha, quel pubblico che appunto preferisce le belle trovate alle trovate intelligenti.
“Transient” offre oltre un’ora di funeral-death doom di grande qualità, con una produzione magari perfettibile ma tutto sommato accettabile e, soprattutto, ricco di grande pathos.
Ennesimo ottimo lavoro per la band pugliese che, fuori dai comuni schemi, regala musica per chi sa ascoltare.
Buon tributo tutto italiano ai Motorhead, licenziato dalla Ammonia Records.
Sperando di vederli presto dal vivo, non resta che immergersi ancora una volta nel loro pop intelligente e dal sapore retrò
Marco Pandin “no Love, No Peace” – Audiointervista: Audio intervista realizzata in occasione della presentazione genovese del libro “No Love, No Peace”, contenente un doppi…
La recensione è un testo valutativo e interpretativo di un’ opera letteraria, scientifica o artistica (come un film, un’opera teatrale e musicale), di cui vengono analizzati gli aspetti contenutistici ed estetici.
In genere le recensioni sono destinate ad un vasto pubblico e vengono pubblicate su riviste e giornali. Il termine deriva dal verbo latino “rĕcensēre” (rĕcensĕo, rĕcenses, recensui, recensum, rĕcensēre) e significa “esaminare”, “passare in rassegna”, “riflettere”.
MA ANCHE NO !
Le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY (do-it-yourself) hanno una storia lunga e importante nella cultura punk e alternativa. Le fanzine sono state uno dei principali mezzi di comunicazione della cultura punk, offrendo ai fan un’opportunità per esprimere le proprie opinioni e condividere le proprie passioni.
Le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY sono spesso scritte da appassionati di musica o musicisti stessi, il che conferisce loro un’opinione autentica e appassionata. Le recensioni possono essere estremamente dettagliate e approfondite, spesso includendo informazioni sulle influenze musicali dell’artista, le tecniche di registrazione utilizzate e i temi delle canzoni.
Le recensioni all’interno delle fanzine DIY sono spesso associate al movimento punk e alternativo. Le fanzine DIY sono spesso auto-pubblicate, stampate su carta economica e distribuite in modo indipendente, il che le rende accessibili a un pubblico di nicchia, oppure come noi sul Web.
In generale, le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY offrono un’opinione autentica e appassionata sulla musica, e sono spesso scritte da persone che condividono la stessa passione per la musica. Tuttavia, è importante considerare che le recensioni sono soggettive e che le preferenze musicali variano da persona a persona, su In Your Eyes scriviamo sempre quello che pensiamo… e non avendo lacci o laccetti con nessuno con la massima autenticità.
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