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Recensione : Reasons Behind – The Alpha Memory

"The Alpha Memory" è un altro esempio di come il symphonic power, se suonato a questi livelli, sappia ancora regalare grandi momenti di musica metallica.

Reasons Behind – The Alpha Memory

Il genere proposto dai bolognesi Reasons Behind, a detta dei più, è ormai inflazionato: può essere, dipende dai punti di vista ma, almeno finché la qualità di buona parte dei lavori che escono sul mercato sarà di questo livello non credo sia un problema; sicuramente non lo è per i fan che hanno di che gioire investiti da questa tempesta di suoni metallici dall’appeal gotico sinfonico che, irrobustiti da una struttura power, diventano armi letali capaci di creare un bombardamento di note nobilitate da vocals celestiali da parte delle splendide sirene di cui il genere può vantarsi.

The Alpha Memory, debutto sulla lunga distanza del quartetto emiliano, fa parte di quei lavori che, uscito una decina di anni fa e magari suonato da una band straniera, avrebbe fatto faville, portandone gli autori sulle pagine dei maggiori magazine, sempre alla ricerca dei nuovi Nightwish o Within Temptation.
Sì, perché l’album è davvero bello: prodotto e mixato da Olaf Thorsen e Stefano Morabito, The Alpha Memory entusiasma, esplodendo in tutta la sua potenza, deflagrando letteralmente dalle casse per una quarantina di minuti in cui il power metal sinfonico prende sotto braccio il gothic, confrontandosi con una vena prog d’alta scuola.
Strepitosa Elisa Bonafè, dotata di una voce straripante ma allo stesso tempo elegante e raffinata, che fa il bello e cattivo tempo sul metal bombastico della band, la quale da parte sua mette sul piatto una gran tecnica ed un lotto di brani spettacolari, colmi di cambi di tempo, riff e solos affilati come rasoi, oltre ad una sezione ritmica spaventosamente efficiente.
Quando poi i ritmi si placano e il piano di Dario Trentini prende la scena accompagnando la vocalist, emerge la vena più intimista della band, che spadroneggia con melodie gotiche di gran classe lasciando che i brividi scorrano così come le note melanconiche.
Starlight In The Shades, The Ghost Under My Skin e la bellissima title track sono le fondamenta sulle quali si regge un album bellissimo, cantato a meraviglia, un altro esempio di come il genere, se suonato a questi livelli, sappia ancora regalare grandi momenti di musica metallica.

Tracklist:
1. A Broken Melody
2. Under the Surface
3. The Chemical Theater
4. With Your Light
5. Starlight in the Shades
6. On Butterfly Wings
7. The Ghost Under My Skin
8. 1000 Fading Lives
9. The Alpha Memory
10. In the End?

Gabriele Sapori – Guitars
Dario Trentini – Keyboards, Piano
Elisa Bonafè – Vocals
Goya – Bass

REASONS BEHIND – Facebook

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