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Recensione : Polar Bear – Same As You

Un lavoro per chi ama perdersi nei sogni

I Polar Bear, band inglese capeggiata dall’eccentrico Seb Rochford e con almeno un paio di nomination ai Mercury Prize in tasca, ritornano, a distanza di un anno da “In Each And Every One”, con i sei brani di Same As You. Il nuovo lavoro, sempre raffinato e fortemente evocativo, esce, ancora una volta per Leaf Records.

Il parlato lievemente metallico e impersonale di Life Love And Light, accompagnato da leggeri e pacifici droni, introduce il caldo avvolgere, tra basso, sassofoni e leggere percussioni, della morbida e, a tratti, quasi impercettibile We Feel The Echoes.
The First Steps, invece, forte di una sezione ritmica ben più centrale, ammicca e incalza, connettendosi direttamente, grazie agli inserti di elettronica, agli ampi paesaggi desertici disegnati dalla sognante e delicata Of Hi Lands.
L’incedere trascinante della pseudo tribale Dont Let The Feeling Go, infine, tra cori al sapore d’Africa e gustosissimi intrecci di batteria, elettronica e sassofoni, lascia che a chiudere sia il sinuoso ipnotizzare dell’esotica e terribilmente affascinante Unrelenting Unconditional (oltre venti minuti di pura goduria).

Il nuovo disco dei Polar Bear, attraversando ambientazioni esotiche ed orientaleggianti, cattura l’attenzione grazie alla cura, sempre presente, per tutte le componenti di ogni singolo brano. Same As You è un album raffinato, di quelli complicati e semplici allo stesso tempo. Sei brani che trasportano in un mondo immaginario dalla quale non si vorrebbe più tornare indietro. Un lavoro per chi ama perdersi nei sogni.

Tracklist:
01. Life Love And Light
02. We Feel The Echoes
03. The First Steps
04. Of Hi Lands
05. Dont Let The Feeling Go
06. Unrelenting Unconditional

Line-up:
Seb Rochford
Pete Wareham
Mark Lockheart
Tom Herbert
Leafcutter John

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