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Recensione : Pest – The Crowning Horror

Gli svedesi Pest sono in attività da ormai quindici anni e questo The Crowning Horror, sebbene sia datato 2013 e costituisca solo il loro quarto full-length, effettivamente sembra provenire direttamente dagli anni ’90.

Pest – The Crowning Horror

Black/thrash metal old-school, come è facile intuire da tali premesse, è ciò che ci offre il duo Necro / Equimanthorn e, in questo caso, il rischio di ripetere concetti ormai espressi all’infinito è più che concreto, ma del resto non ci è possibile sottrarsi a tale incombenza.
The Crowning Horror è l’ennesimo buon disco proveniente dalla scuola black svedese e l’unico appunto che si può fare ai Pest è quello di apparire fondamentalmente come un manipolo di irriducibili, non ancora arresisi all’evidenza della fine di un’epopea nel corso della quale Venom, Bathory e Celtic Frost stavano tracciando le linee guida di gran parte del metal estremo degli anni a venire.
Dalla track-list escono molto bene i mid-tempos, , come Devil’s Mark, The Abomination Of The God e l’ottima Thirteen Chimes, piuttosto che i brani dalle ritmiche più sostenute tipo Demon, la title-track e A Face Obscured By Death, molto meglio allora il black’n’roll di Volcanic Eyes.
Complessivamente, su un lavoro come The Crowning Horror non ci sarebbe molto altro da aggiungere, sia in senso negativo che positivo, se non che si tratta di una riproposizione competente, quanto priva di particolari picchi, di un sound sempre piacevole da ascoltare ma che inevitabilmente soffre dell’usura del tempo.

Tracklist :
1. The Funeral Hours
2. A Face Obscured by Death
3. Volcanic Eyes
4. Devil’s Mark
5. Holocaust
6. The Abomination of the God
7. Thirteen Chimes
8. Demon
9. The Crowning Horror
10. Eternal Curse

Line-up :
Equimanthorn – Bass, Guitars
Necro – Drums, Guitars, Vocals

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